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sabato 21 agosto 2021

LE "ERESIE" DI BERGOGLIO? / 01/03. HA CAMBIATO IL PADRE NOSTRO E FATTO IL MESSALE DEL GRANDE RESET

 

Padre Nostro - James Tissot.

Dialogo sul web con persone profondamente turbate riguardo a papa Francesco. Purtroppo molti e anche alcuni organi di stampa continuano a fare campagna contro di lui, alimentando timori ed esasperazione riguardo a papa Francesco. In questo modo non aiutano a comprendere né chi è come uomo, né qual è la figura e il ruolo del Papa in generale.

Ma cerchiamo di vedere quali sono le accuse ricorrenti di eresia rivolte a Papa Bergoglio. Iniziamo dalle più semplici.

Ha cambiato il Padre Nostro, la preghiera che ci ha dato nostro Signore Gesù Cristo!

Gesù ci ha dato il Padre Nostro è vero, ma non in italiano. Quindi quello che noi leggiamo nella Bibbia e recitiamo pregando, è una traduzione che come tutte le traduzioni cerca di rendere al meglio le parole originali. A proposito si dice spesso questa battuta per far capire la difficoltà del tradurre da una lingua all’altra: “traduttore = traditore”.  Il testo del Padre nostro è uno dei brani difficili da tradurre. Infatti, secondo gli studiosi, il passaggio dall’aramaico parlato da Gesù al greco nel quale è stato scritto il Vangelo ha creato qualche difficoltà. Poi una stessa lingua evolve nel tempo. Per cui diventa necessario rivedere la traduzione usata precedentemente. Prendo solo un esempio: quando sono arrivato in Italia sentivo persone anziane, preti fare il segno di croce dicendo: “Nel nome del Padre, e del Figliuolo, e dello Spirito Santo”. Oggi sembrerebbe strano esprimersi così. Diciamo tutti: “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Queste due osservazioni ci fanno capire perché si può cambiare anche la formula del Padre Nostro in italiano. Non cambia il messaggio d’amore che Gesù ci ha trasmesso. E sono vari anni che i cristiani di lingua francese e spagnola usano una nuova formula del Padre Nostro.

Non è il Papa che cambia il Padre Nostro. Sono i vescovi in comunione con la Santa Sede. Nel caso dell’Italia, quel cambiamento è avvenuto già nell’anno 2000, essendo Papa Giovanni Paolo II, e confermato da Papa Benedetto. Da 20 anni, la versione del Padre Nostro che recitiamo da poco insieme a Messa si trova in tutte le bibbie stampate dopo l’anno 2000. Chi si nutre dalla Parola di Dio lo sa. Papa Francesco, dopo 20 anni!, ha solo sollecitato i vescovi ad introdurre questa nuova traduzione nella Messa.

Gesù ci ha insegnato a pregare ma non ci ha dato nessuna formula fissa. Noi usiamo una formula precisa per pregare insieme ed è necessario e va bene. Per questo motivo prendiamo il “Padre Nostro” dal Vangelo secondo Matteo. Ma anche san Luca riporta un “Padre Nostro” ed è un po’ diverso:

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:

Padre, sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno;

dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

e perdona a noi i nostri peccati,

anche noi infatti perdoniamo ad ogni nostro debitore,

e non abbandonarci alla tentazione». (Luca 11,1-4)

 

Quindi riassumiamo su questa “eresia” di papa Francesco: la nuova traduzione non cambia il messaggio di amore di Gesù, non è eretica. Papa Francesco non c'entra nulla con questa traduzione. Ha dato solo il suo assenso rispettando il lavoro dei vescovi italiani che data dall’anno 2000. Noi usiamo necessariamente un testo comune per pregare in Assemblea, ma Gesù non ci ha dato nessuna formula di preghiera, come a dei pappagalli, ci ha dato uno Spirito, ci ha insegnato a pregare con semplicità e verità Dio che è il nostro Padre. Il Vangelo secondo Luca ce lo conferma.

Bergoglio è eretico perché ha fatto il "Nuovo Messale del Grande Reset”.

Il ragionamento è simile. Papa Francesco non ha fatto nessun Messale Nuovo ma ha dato l'approvazione finale alla Terza (Terza!) Edizione del Messale Romano in lingua italiana. Il processo di revisione del Messale per una nuova Edizione è molto lungo e compete ai vescovi italiani in comunione con la Santa Sede. Sono state coinvolte per questo lavoro moltissime persone, tra esperti, preti, consacrati/e e fedeli comuni. Il risultato è un arricchimento, alcuni cambiamenti marginali che possono piacere o meno, un ragionamento sulle dimensioni e i costi che hanno portato a un messale di grandi dimensioni, che inserisce nel testo le parti cantate della Messa ma, in compenso, ha comportato una drastica riduzione delle illustrazioni. Però non è cambiato nulla di rilevante. Se questo è il "Messale del grande Reset" lo era quello della seconda Edizione approvata da Giovanni Paolo II, e anche quello della prima Edizione sotto Paolo VI. A meno che qualcuno rigetti in blocco il Concilio Vaticano II, questa ultima accusa non ha nessun fondamento. In ogni caso la colpa di Papa Francesco sarebbe molto minore di quella dei suoi predecessori. 


seguono due post:

La Gioia del Vangelo: LE "ERESIE" DI BERGOGLIO? / 02/03. L'ANTIPAPA ANTICRISTICO DICE BLASFEMIE CONTRO DIO E IL SANTO VANGELO

La Gioia del Vangelo: LE "ERESIE" DI BERGOGLIO? / 03/03. IL DISCORSO DI PAPA FRANCESCO DOVE PARLA DI "REGGERE LO SQUILIBRIO"


2 commenti:

  1. Egregio padre faccio anzi facevo parte di una Confraternita nata nel lontano 1577, e nalla bolla di istituzione c'è il Padre Nostro in latino ed è molto diverso da quello che recitiamo noi anzi devo dire che mi ha entusiasmato. " non ci indurre in tentazione" era secondo me una traduzione sbagliatissima perchè non è Dio che ci induce alle tentazioni e quindi andava corretta quella frase nata sbagliata

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  2. Grazie mille. Ma puoi farci il favore di mettere questa versione completa latina del Padre Nostro? Perché noi conosciamo solo il "Et ne nos inducas in temptationem" di cui il " e non ci indurre in tentazione" era la traduzione letterale.

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