Padre Nostro - James Tissot. |
Dialogo sul web con persone profondamente turbate riguardo a papa Francesco. Purtroppo molti e anche alcuni organi di stampa continuano a fare campagna contro di lui, alimentando timori ed esasperazione riguardo a papa Francesco. In questo modo non aiutano a comprendere né chi è come uomo, né qual è la figura e il ruolo del Papa in generale.
Ma cerchiamo
di vedere quali sono le accuse ricorrenti di eresia rivolte a Papa Bergoglio. Iniziamo
dalle più semplici.
Ha cambiato
il Padre Nostro, la preghiera che ci ha dato nostro Signore Gesù Cristo!
Gesù ci
ha dato il Padre Nostro è vero, ma non in italiano. Quindi quello che noi
leggiamo nella Bibbia e recitiamo pregando, è una traduzione che come tutte le
traduzioni cerca di rendere al meglio le parole originali. A proposito si dice
spesso questa battuta per far capire la difficoltà del tradurre da una lingua
all’altra: “traduttore = traditore”. Il testo
del Padre nostro è uno dei brani difficili da tradurre. Infatti, secondo gli studiosi,
il passaggio dall’aramaico parlato da Gesù al greco nel quale è stato scritto
il Vangelo ha creato qualche difficoltà. Poi una stessa lingua evolve nel tempo.
Per cui diventa necessario rivedere la traduzione usata precedentemente. Prendo
solo un esempio: quando sono arrivato in Italia sentivo persone anziane, preti fare il
segno di croce dicendo: “Nel nome del Padre, e del Figliuolo, e dello Spirito Santo”. Oggi sembrerebbe strano
esprimersi così. Diciamo tutti: “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo”. Queste due osservazioni ci fanno capire perché si può cambiare anche la
formula del Padre Nostro in italiano. Non cambia il messaggio d’amore che Gesù ci
ha trasmesso. E sono vari anni che i cristiani di lingua francese e spagnola usano
una nuova formula del Padre Nostro.
Non è il Papa che cambia il Padre Nostro. Sono i vescovi in comunione con la Santa Sede. Nel caso dell’Italia, quel cambiamento è avvenuto già nell’anno 2000, essendo Papa Giovanni Paolo II, e confermato da Papa Benedetto. Da 20 anni, la versione del Padre Nostro che recitiamo da poco insieme a Messa si trova in tutte le bibbie stampate dopo l’anno 2000. Chi si nutre dalla Parola di Dio lo sa. Papa Francesco, dopo 20 anni!, ha solo sollecitato i vescovi ad introdurre questa nuova traduzione nella Messa.
Gesù ci
ha insegnato a pregare ma non ci ha dato nessuna formula fissa. Noi usiamo una
formula precisa per pregare insieme ed è necessario e va bene. Per questo motivo
prendiamo il “Padre Nostro” dal Vangelo secondo Matteo. Ma anche san Luca
riporta un “Padre Nostro” ed è un po’ diverso:
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a
pregare; quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a
pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse
loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato
il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il
nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri
peccati,
anche noi infatti perdoniamo
ad ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione». (Luca 11,1-4)
Quindi riassumiamo su questa “eresia” di papa
Francesco: la nuova traduzione non cambia il messaggio di amore di Gesù, non è
eretica. Papa Francesco non c'entra nulla con questa traduzione. Ha dato solo
il suo assenso rispettando il lavoro dei vescovi italiani che data dall’anno
2000. Noi usiamo necessariamente un testo comune per pregare in Assemblea, ma
Gesù non ci ha dato nessuna formula di preghiera, come a dei pappagalli, ci ha dato
uno Spirito, ci ha insegnato a pregare con semplicità e verità Dio che è il nostro
Padre. Il Vangelo secondo Luca ce lo conferma.
Bergoglio è eretico perché ha fatto il "Nuovo Messale del Grande Reset”.
Il ragionamento è simile. Papa Francesco non ha fatto nessun Messale Nuovo ma ha dato l'approvazione finale alla Terza (Terza!) Edizione del Messale Romano in lingua italiana. Il processo di revisione del Messale per una nuova Edizione è molto lungo e compete ai vescovi italiani in comunione con la Santa Sede. Sono state coinvolte per questo lavoro moltissime persone, tra esperti, preti, consacrati/e e fedeli comuni. Il risultato è un arricchimento, alcuni cambiamenti marginali che possono piacere o meno, un ragionamento sulle dimensioni e i costi che hanno portato a un messale di grandi dimensioni, che inserisce nel testo le parti cantate della Messa ma, in compenso, ha comportato una drastica riduzione delle illustrazioni. Però non è cambiato nulla di rilevante. Se questo è il "Messale del grande Reset" lo era quello della seconda Edizione approvata da Giovanni Paolo II, e anche quello della prima Edizione sotto Paolo VI. A meno che qualcuno rigetti in blocco il Concilio Vaticano II, questa ultima accusa non ha nessun fondamento. In ogni caso la colpa di Papa Francesco sarebbe molto minore di quella dei suoi predecessori.
seguono due post:
Egregio padre faccio anzi facevo parte di una Confraternita nata nel lontano 1577, e nalla bolla di istituzione c'è il Padre Nostro in latino ed è molto diverso da quello che recitiamo noi anzi devo dire che mi ha entusiasmato. " non ci indurre in tentazione" era secondo me una traduzione sbagliatissima perchè non è Dio che ci induce alle tentazioni e quindi andava corretta quella frase nata sbagliata
RispondiEliminaGrazie mille. Ma puoi farci il favore di mettere questa versione completa latina del Padre Nostro? Perché noi conosciamo solo il "Et ne nos inducas in temptationem" di cui il " e non ci indurre in tentazione" era la traduzione letterale.
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