Stimolati dalla Solennità dell'Assunzione e dalle parole di Papa Francesco, leggiamo quello che san Luigi M. di Montfort diceva a proposito della vera devozione a Maria. Forse converrebbe leggere per intero quello che san Luigi dice dei falsi devoti. Chi vuole lo può fare facilmente. Ma sostanzialmente, i falsi devoti hanno atteggiamenti inversi a quelli veri.
TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE A MARIA
VERE E FALSE DEVOZIONI A MARIA
[90]
Presupposte queste cinque verità, s'impone ora la scelta della vera devozione
alla santissima Vergine. Oggi più che mai, infatti, vi sono false devozioni che
si scambiano facilmente per vere.
Da
falsario e da ingannatore fine e sperimentato, il demonio ha già ingannato e
mandato in perdizione numerose anime all'inferno con una falsa devozione alla
Vergine. Ed ogni giorno si serve della sua diabolica esperienza per farne
dannare molte altre, illudendole e facendole addormentare nel peccato, col
pretesto di qualche preghiera mal detta e di qualche pratica esteriore da lui
suggerita. Il falsario non altera, di solito, che l'oro e l'argento e
rarissimamente gli altri metalli, perché non ne vale la pena. Così lo spirito
maligno non falsifica tanto le altre devozioni quanto quelle a Gesù e a Maria -
la devozione alla santa Comunione e quella alla santa Vergine - perché esse
sono, tra le devozioni, ciò che l'oro e l'argento sono tra i metalli.
[91] E
dunque cosa importantissima: 1) conoscere le false devozioni alla santissima
Vergine, per evitarle e quella vera per abbracciarla; 2) conoscere quale sia,
fra le tante differenti forme di vera devozione alla Vergine santa, la più
perfetta, la più gradita a lei, la più gloriosa per il Signore e la più
santificante per noi, per preferirla.
[92]
Vi sono, secondo me, sette specie di falsi devoti e di false devozioni a Maria:
1. i devoti critici; 2. i devoti scrupolosi; 3. i devoti esteriori; 4. i devoti presuntuosi; 5. i devoti incostanti; 6. i devoti ipocriti; 7. i devoti interessati.
[105]
Scoperte e condannate le false devozioni alla Vergine santa, bisogna definire
brevemente quella vera. Essa è:
1. interiore; 2. tenera; 3. santa; 4. costante; 5. disinteressata.
1.
Devozione interiore
[106]
1) La vera devozione a Maria è interiore; parte, cioè, dalla mente e dal cuore;
deriva dalla stima che si ha di lei, dall'alta idea che ci si forma delle sue
grandezze e dall'amore che le si porta.
2. Devozione tenera
[107]
2) La vera devozione a Maria è tenera, vale a dire piena di fiducia nella
Vergine santa, di quella stessa fiducia che un bambino ha nella propria mamma.
Essa spinge l'anima a ricorrere a Maria, in tutte le necessità materiali e
spirituali, con molta semplicità, fiducia e tenerezza. La spinge a rivolgersi a
lei per aiuto come ad una mamma, in ogni tempo, in ogni luogo e in ogni cosa:
nei dubbi per essere illuminato, nei traviamenti per ritrovare il cammino,
nelle tentazioni per essere sostenuto, nelle debolezze per essere fortificato,
nelle cadute per essere rialzato, negli scrupoli per esserne liberato, nelle
croci, fatiche e contrarietà della vita per essere consolato. In poche parole,
l'anima si rivolge a Maria abitualmente, in tutti questi malesseri corporali e
spirituali, senza timore d'importunare questa Madre buona e di dispiacere a
Gesù Cristo.
3.
Devozione santa
[108]
3) La vera devozione a Maria è santa, cioè con duce l'anima ad evitare il
peccato e ad imitare le virtù della Vergine, in modo particolare le dieci virtù
principali della santissima Vergine: umiltà profonda, fede viva, obbedienza
cieca, orazione continua, mortificazione universale, purezza divina, carità
ardente, pazienza eroica, dolcezza angelica e sapienza divina.
4.
Devozione costante
[109]
4) La vera devozione alla Vergine è costante: conferma l'anima nel bene e la
induce a non abbandonare facilmente le pratiche di pietà. La rende coraggiosa
nell'opporsi alle mode e alle massime del mondo, alle molestie e agli stimoli
della carne, e alle tentazioni del demonio. Pertanto una persona veramente
devota della Vergine santa non è per nulla volubile, triste, scrupolosa o
timorosa. Non già che non cada e non provi talora nessun gusto nella devozione,
ma se cade, si rialza tendendo la mano a colei che le è madre buona; se si
trova senza gusto né fervore sensibile, non se ne affligge. Infatti il giusto e
il devoto fedele di Maria vivono della fede di Gesù e di Maria, e non dei
sentimenti della natura.
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