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venerdì 27 agosto 2021

DIO NON CI HA CHIAMATI ALL'IMPURITA', MA ALLA SANTIFICAZIONE / santa Monica, 27 agosto.

 

Immagine di un Rave Party.

San Paolo annuncia la Risurrezione a gente prevalentemente pagana come sono i primi cristiani di Tessalonica e subito enuncia anche i pilastri del comportamento da credenti: La volontà di Dio è la vostra santificazione. Vi dovete astenere dall’impurità. I fidanzati devono essere casti, ciascuno sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarvi dominare dalla passione come i pagani che non conoscono Dio. Infatti Dio ha preso un corpo per entrare in relazione con noi e il corpo diventa luogo e segno della mia Alleanza con Dio, tempio dello Spirito Santo, e chi si abbandona all’impurità disprezza Dio stesso. 

Questo monito si rivolge a tutti i credenti, single, sposati, vedovi, e evidentemente consacrati. Non è facile, non lo è per nessuno. Ma è la verità. Grazie san Paolo che mi permetti di dire ciò che si fa fatica persino a dire, e a far passare come messaggio anche se i disastri della pornografia sono sotto gli occhi di tutti, se costatiamo che più il sesso è facile più l’amore duraturo e profondo diventa difficile. Costatiamo che il sesso nelle relazioni ancora non mature, rende spesso difficile uscirne anche quando si vede che bisognerebbe rompere. Più il sesso diventa banale più ci sono aborti che lasciano ferite spesso per tutta la vita perché uccidi un essere umano come te e me, uccidi il tuo bambino; oppure abusi di metodi contraccettivi che danneggiano l’organismo fino a render difficile avere bambini poi nel matrimonio.

Per favore ascoltiamo tutti san Paolo. Dio non ci vuole male, anzi, vuole il nostro bene. Correggiamo con la grazia di Dio e l’aiuto dello Spirito Santo le nostre abitudini, riscoprendo anche il pudore ed educando i figli alla gratitudine per avere un corpo e una sessualità che diventa Tempio di Dio e a non svendersi alla vanità oppure offendere se stessi e gli altri con una sessualità senza sentimenti né responsabilità.

Dio ha ricuperato Sant'Agostino, facendo un'opera meravigliosa in lui, ma proprio perché all'adolescenza egli si è trovato immerso nella mentalità pagana del padre, egli ha preso per molti anni altre strade e ha sofferto molto. E senza la preghiera e le lacrime della sua madre, forse si sarebbe perso per sempre!?!?

 

Prima Lettura  1 Ts 4, 1-8
Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate –, possiate progredire ancora di più.
Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito.
Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 96
Gioite, giusti, nel Signore.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Odiate il male, voi che amate il Signore:
egli custodisce la vita dei suoi fedeli,
li libererà dalle mani dei malvagi.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
 
Canto al Vangelo 
  Lc 21,36
Alleluia, alleluia.

Ecco, sto alla porta e busso.
Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.
 
Vangelo
   Mt 25, 1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro! 

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

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