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domenica 16 febbraio 2020

VOLARE SULL'ACQUA / VI domenica del T.O.



Nella prima lettura, il Siracide (Antico Testamento) ci rivela una verità fondamentale: Dio ci ha dato la libertà e ne siamo responsabili. Con più o meno forza, ma possiamo scegliere la via da seguire. E quindi se seguiamo la via della morte siamo responsabili. Certamente, chi segue la via della vita non è mai contento di sé, delle sue opere, perché vede che fa sempre poco.
Tanto più il cristiano deve seguire la via della vita. Infatti, col battesimo, ha promesso di seguire Cristo. Gli è stato data la sapienza che viene dal cielo. Per lui, chi ha potere e cerca il successo non è nulla, non è da invidiare, è uno che non ha capito nulla alla vita.
Ma quanti allora sono i cristiani? Al massimo, non siamo forse tutti come bambini appena nati che non sopportano ancora il cibo solido della croce?
È strano il Vangelo di oggi. Perché Gesù viene accusato di distruggere la legge, di andare contro le tradizioni e contro Mosè, mentre poi porta i precetti a livelli “esagerati”? Penso a papa Francesco che ha annunciato dal primo momento, e continua ad annunciare, la misericordia totale di Dio. Molti hanno esultato, ma tutti i moralisti, tutti i “custodi della legge” si sono preoccupati e/o ribellati. Infatti, Gesù accoglieva tutti, mangiava con i peccatori, faceva amicizia con le prostitute e tutti gli scartati e “strani”. Ma quando Gesù comincia ad annunciare la sostanza della legge, la sua perfezione, che consiste nell’AMARE DIO CON TUTTO IL CUORE, TUTTA L’ANIMA E TUTTE LE FORZE, E IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO, allora non va più bene a nessuno, né a chi si era rallegrato né a chi si era scandalizzato. Eppure l’Amore a Dio e al Prossimo erano precetti insegnati e conosciuti da tutti. In un primo tempo, con il suo annuncio di misericordia tutti hanno pensato o temuto che Gesù giustificasse il peccato, i comportamenti peccaminosi e licenziosi. Invece Gesù accoglie tutti, rispetta tutti, accompagna con misericordia e pazienza tutti, ma chiama tutti a conversione.
Così papa Francesco parlando di accoglienza per tutti nella Chiesa ha rallegrato molti e messo a disagio altri. Adesso che dice che entrare nella Chiesa significa seguire Gesù e vivere il Vangelo così come è scritto mette a disagio tutti. La verità è che non si può essere cristiani “arrivati”, non si può essere cristiani senza essere in stato di conversione permanente.
Ma se era già difficile osservare i comandamenti così come li comprendevano i farisei e i dottori della legge, come fare quello che dice Gesù? C'è una soluzione? Tento un esempio che vale solo quello che vale: una barca pesante può camminare sul mare, spinta dal vento. Invece, se non c'è vento non cammina. Se c'è vento e non dispieghi le vele, non cammini. Oggi ci sono trimarani che permettono di “volare sull’acqua” a velocità straordinarie, ma con tutta la loro tecnologia se non c'è vento o non dispiegano le vele, rimangono fermi. Così sei tu senza lo Spirito Santo. Se lo Spirito ti abbandona affinché tu cominci a comprendere  ciò che è la Grazia, sei totalmente impotente. Se vuoi fare con le tue forze, se non sei docile allo Spirito Santo, non fai nessuna opera di Vita Eterna. Se invece sei docile allo Spirito Santo Dio ti fa “volare sull’acqua”.

Prima Lettura  Sir 15, 15-20
A nessuno ha comandato di essere empio.
Dal libro del Siràcide
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
Grande infatti è la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare. 
    

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 118
Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.
Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.

Seconda Lettura 
 1 Cor 2, 6-10
Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
«Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano».
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Canto al Vangelo
    Cf Mt 11,25
Alleluia, alleluia.

Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli.
Alleluia.

   
Vangelo  Mt 5, 17-37
Così fu detto agli antichi: ma io dico a voi ...
 Dal vangelo secondo Matteo
[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:] «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno, senza che tutto sia compiuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché 
[io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non uccidere"; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio.
] Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
[Avete inteso che fu detto: "Non commettere adulterio"; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.]
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, càvalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tàgliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: "Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio"; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
[Avete anche inteso che fu detto agli antichi: "Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto]: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. [Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».]

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