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giovedì 13 febbraio 2020

QUERIDA AMAZZONIA. NIENTE PRETI SPOSATI. E ADESSO?




Ieri, finalmente,è stato pubblicato il testo della Esortazione Apostolica di papa Francesco dopo il Sinodo speciale sull'Amazzonia, ed escono articoli quasi tutti concentrati sul tema della possibilità di ordinare presbiteri uomini sposati con già un cammino convincente come diaconi e, in modo minore, la questione del diaconato alle donne, ecc. Tutti sappiamo che papa Francesco non ha proprio toccato questi temi. Quindi, per adesso, niente preti in Amazzonia scelti tra uomini sposati. Chi esulta, chi è deluso, chi parla di Pontificato già finito…
Credo che questo testo ha valore ben oltre questo tema e questi temi che papa Francesco indicava già come non centrali nel cammino sinodale (e nella sua riflessione alla chiusura del Sinodo, papa Francesco ha notato con soddisfazione che si era evitata la polarizzazione su alcuni temi).
Leggiamo almeno l’introduzione che definisce la cornice della riflessione e dei processi che papa Francesco vuole presentare:

Una Cappella cattolica in Amazzonia,
su sfondo di incendi di foresta.


ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE
QUERIDA AMAZONIA
DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
AL POPOLO DI DIO E A TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTÀ

1. L’amata Amazzonia si mostra di fronte al mondo con tutto il suo splendore, il suo dramma, il suo mistero. Dio ci ha donato la grazia di averla presente in maniera speciale nel Sinodo che ha avuto luogo a Roma tra il 6 e il 27 ottobre e che si è concluso con un testo intitolato Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale.
2. Ho ascoltato gli interventi durante il Sinodo e ho letto con interesse i contributi dei circoli minori. Con questa Esortazione desidero esprimere le risonanze che ha provocato in me questo percorso di dialogo e discernimento. Non svilupperò qui tutte le questioni abbondantemente esposte nel Documento conclusivo. Non intendo né sostituirlo né ripeterlo. Desidero solo offrire un breve quadro di riflessione che incarni nella realtà amazzonica una sintesi di alcune grandi preoccupazioni che ho già manifestato nei miei documenti precedenti, affinché possa aiutare e orientare verso un’armoniosa, creativa e fruttuosa ricezione dell’intero cammino sinodale.
3. Nello stesso tempo voglio presentare ufficialmente quel Documento, che ci offre le conclusioni del Sinodo e a cui hanno collaborato tante persone che conoscono meglio di me e della Curia romana la problematica dell’Amazzonia, perché ci vivono, ci soffrono e la amano con passione. Ho preferito non citare tale Documento in questa Esortazione, perché invito a leggerlo integralmente.
4. Dio voglia che tutta la Chiesa si lasci arricchire e interpellare da questo lavoro, che i pastori, i consacrati, le consacrate e i fedeli laici dell’Amazzonia si impegnino nella sua applicazione e che possa ispirare in qualche modo tutte le persone di buona volontà.
Sogni per l’Amazzonia
5. L’Amazzonia è una totalità multinazionale interconnessa, un grande bioma condiviso da nove paesi: Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname, Venezuela e Guyana Francese. Tuttavia, indirizzo questa Esortazione a tutto il mondo. Lo faccio, da una parte, per aiutare a risvegliare l’affetto e la preoccupazione per questa terra che è anche “nostra” e invitarli ad ammirarla e a riconoscerla come un mistero sacro; dall’altra, perché l’attenzione della Chiesa alle problematiche di questo luogo ci obbliga a riprendere brevemente alcuni temi che non dovremmo dimenticare e che possono ispirare altre regioni della terra di fronte alle loro proprie sfide.
6. Tutto ciò che la Chiesa offre deve incarnarsi in maniera originale in ciascun luogo del mondo, così che la Sposa di Cristo assuma volti multiformi che manifestino meglio l’inesauribile ricchezza della grazia. La predicazione deve incarnarsi, la spiritualità deve incarnarsi, le strutture della Chiesa devono incarnarsi. Per questo mi permetto umilmente, in questa breve Esortazione, di formulare quattro grandi sogni che l’Amazzonia mi ispira.
7Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa.
Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana.
Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste.
Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici.

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