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giovedì 6 febbraio 2020

LA TRADIZIONE E' CUSTODIRE IL FUOCO, E IL VANGELO TRASCENDE TUTTE LE TRADIZIONI / san Paolo Miki e Compagni


Davide, morendo, raccomanda a suo figlio Salomone di assumersi le sue responsabilità di re con coraggio virile. Questo coraggio, in modo inseparabile, deve servirgli per seguire in tutto la legge del Signore perché si compia la promessa fatta a Davide per la sua discendenza.
Davide indica il Signore e la sua legge come punto di riferimento. Ma non è secondaria la sua testimonianza di vita. Davide è stato scelto da Dio come Abele: Jesse, suo padre, l’aveva dimenticato quando Samuele venne e voleva conoscere tutti i suoi figli. Malgrado debolezze gravi è rimasto fedele a questa elezione, vivendola giorno dopo giorno rimettendo la sua vita nelle mani di Dio, in particolare quando aveva peccato e meritava un castigo. Salomone è cresciuto in questo spirito e inizierà il suo Regno con grande fede, timore e tremore, cercando l’appoggio di Dio per fare in tutto la sua volontà. Partendo da tutto ciò che aveva già costruito Davide, i risultati saranno strepitosi. Purtroppo Salomone pian piano mette se stesso al centro, trascinato dal suo successo. E il figlio di Salomone, Roboamo, è cresciuto in un ambiente di corte, di giovani privilegiati e presuntuosi, lontani dalla vita del popolo che soffre, e, alla morte del padre, Roboamo, con atteggiamento autoritario e sprezzante, provoca la rottura del Regno invece di una ricucitura.
In Francia si dice che la prima generazione costruisce, la seconda mantiene, la terza sciupa tutto! Questo ci dice tutta l’importanza del mantenere le “sane tradizioni”. Sane tradizioni, non immobilismo o semplice rispetto di forme.“La tradizione – disse il grande musicista Gustav Mahler – è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”. Ci dice ancora di più l’importanza dell’educazione data ai giovani. Quante volte abbiamo costatato che i Santi hanno avuto “genitori santi”!
Ma Uno è il Santo e noi tutti siamo rinati direttamente da Lui, dal suo volere e dal suo amore. Il Cristianesimo non è principalmente tradizione che si trasmette, ma essenzialmente incontro del Vivente, anzi, del Risorto, diventato Spirito datore di Vita.
Gesù nel Vangelo manda i discepoli ad annunciare questo incontro. I missionari in Giappone erano legati alla cultura di Potenze straniere e questo poteva dare fastidio alle autorità locali, suscitare timori. Ma i missionari sapevano, e lo sapevano anche i convertiti giapponesi, che l’Annuncio che portavano – l’Amore che li aveva chiamati e trasformati – era infinitamente superiore a qualunque forma culturale e alle le loro stesse mancanze e peccati. Il martirio di san Paolo Miki e Compagni ha avuto come ragione profonda il rifiuto nel cuore della Buona Notizia da parte di chi li ha condannati a morte e uccisi.

Prima Lettura   1 Re 2, 1-4,10-12
Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu, Salomone, sii forte e mòstrati uomo.

Dal primo libro dei Re
I giorni di Davide si erano avvicinati alla morte, ed egli ordinò a Salomone, suo figlio: «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e móstrati uomo. Osserva la legge del Signore, tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e le sue istruzioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutto quello che farai e dovunque ti volgerai, perché il Signore compia la promessa che mi ha fatto dicendo: “Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti sarà tolto un discendente dal trono d’Israele”».
Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide. La durata del regno di Davide su Israele fu di quarant’anni: a Ebron regnò sette anni e a Gerusalemme regnò trentatré anni.
Salomone sedette sul trono di Davide, suo padre, e il suo regno si consolidò molto.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 1 Cr 29,10-12
Tu, o Signore, dòmini tutto!
Benedetto sei tu, Signore,
Dio d’Israele, nostro padre,
ora e per sempre.
Tua, Signore, è la grandezza, la potenza,
lo splendore, la gloria e la maestà:
perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.
Tuo è il regno, Signore:
ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
Da te provengono la ricchezza e la gloria.
Tu dòmini tutto;
nella tua mano c’è forza e potenza,
con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere. 
Canto al Vangelo   Mc 1,15
Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è vicino, dice il Signore:
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.


Vangelo
   Mc 6, 7-13
Prese a mandarli.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. 

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