Visualizzazioni totali

mercoledì 12 febbraio 2020

COSA RENDE IMPURO L'UOMO? / mercoledì V sett. T.O.




Il Vangelo di oggi ha un’importanza storica grandissima in quanto Gesù rendeva puri tutti gli alimenti”. Sappiamo che ancora oggi gli ebrei ortodossi e molti adepti di religioni non possono mangiare certi alimenti, per motivi religiosi. Se noi abbiamo superato questo stadio di religiosità, perché leggere ancora questo Vangelo? Solo come annuncio ai non cristiani che si avvicinano al Cristianesimo?
Certamente questo Vangelo, in modo generale, partendo dal caso particolare degli alimenti, ci presenta il Padre che cerca adoratori in Spirito e Verità, liberi dall’osservanza stretta e angosciosa di precetti minori e formali.
Ma questo Vangelo ci aiuta sopratutto a comprendere ciò che “rende impuro l’uomo”! Ciò che esce dal cuore rende l’uomo impuro. Ma cosa significa esce dal cuore dell’uomo?
1.      Fin quando non “passa la porta del cuore”, non è volontario, non rende impuro l’uomo, non è peccato.
2.      Per uscire dal cuore doveva già essere presente nel cuore. Cioè siamo malati di egoismo, di invidia, di impurità, siamo già pieni di tutto ciò che elenca il Signore nel Vangelo.
I Padri dicono che ognuno deve quindi sorvegliare la porta del suo cuore e quando si presenta un pensiero, un’emozione, un impulso, deve chiedergli: “da dove vieni? Dallo Spirito del Signore o dallo spirito del nemico?” e decidere se lasciarlo passare, entrare in atto, oppure no.
Il demonio ci inganna in due modi: facendoci ritenere che tutto in noi è peccato, oppure facendoci credere al contrario di non essere malati. Il Signore invece ci insegna il discernimento,

Prima Lettura   1 Re 10, 1-10
La regina di Saba vide tutta la sapienza di Salomone.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni, la regina di Saba, sentita la fama di Salomone, dovuta al nome del Signore, venne per metterlo alla prova con enigmi. Arrivò a Gerusalemme con un corteo molto numeroso, con cammelli carichi di aromi, d’oro in grande quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli parlò di tutto quello che aveva nel suo cuore. Salomone le chiarì tutto quanto ella gli diceva; non ci fu parola tanto nascosta al re che egli non potesse spiegarle.
La regina di Saba, quando vide tutta la sapienza di Salomone, la reggia che egli aveva costruito, i cibi della sua tavola, il modo ordinato di sedere dei suoi servi, il servizio dei suoi domestici e le loro vesti, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nel tempio del Signore, rimase senza respiro. Quindi disse al re: «Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua sapienza! Io non credevo a quanto si diceva, finché non sono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non me n’era stata riferita neppure una metà! Quanto alla sapienza e alla prosperità, superi la fama che io ne ho udita. Beati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi, che stanno sempre alla tua presenza e ascoltano la tua sapienza! Sia benedetto il Signore, tuo Dio, che si è compiaciuto di te così da collocarti sul trono d’Israele, perché il Signore ama Israele in eterno e ti ha stabilito re per esercitare il diritto e la giustizia».
Ella diede al re centoventi talenti d’oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non arrivarono più tanti aromi quanti ne aveva dati la regina di Saba al re Salomone.

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 36 
La bocca del giusto medita la sapienza.

Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.
La bocca del giusto medita la sapienza
e la sua lingua esprime il diritto;
la legge del suo Dio è nel suo cuore:
i suoi passi non vacilleranno.
La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.

Canto al Vangelo 
  Gv 17,17
Alleluia, alleluia.

La tua parola, Signore, è verità:
consacraci nella verità.
Alleluia.

Vangelo
   Mc 7, 14-23
Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». 

Nessun commento:

Posta un commento