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sabato 29 febbraio 2020

RICOSTRUIRAI LE FONDAMENTA DI TRASCORSE GENERAZIONI / sabato 1a sett. Quaresima


Caravaggio - Gesù chiama Matteo, particolare.

Sappiamo che è difficile andare contro le cattive abitudini. È vero già nella nostra vita personale, è maggiormente vero quando si tratta di cambiare le tradizioni di un gruppo, di una società. Molte comunità “si siedono”, molti carismi risplendenti durante la vita del Fondatore sembrano spegnersi. "Ci si gloria delle ceneri ma non si coltiva il fuoco" per dirla secondo il concetto di Gustav Mahler sulla tradizione. Ma il Signore nel brano di Isaia promette che chi segue la sua Parola e in particolare pratica giustizia e carità diventerà sorgente le cui acque non inaridiscono, giardino che produce sempre frutti. Il Signore promette che potrai ricostruire le fondamenta dimenticate dalle generazioni che ti hanno preceduto, ricongiungendoti direttamente a generazioni lontane “sane”. Promette di essere “ri-fondatori”.
Ma io posso fare questo? Senz'altro ci vuole molto amore umile e concreto e molta dedizione. Ma abbiamo sicuramente a disposizione molta più grazia di quanto pensiamo. Qualcuno vuole essere il Fondatore di tutto. Non è così. Senza Gesù non si fa nulla. E non ci interessa nemmeno. Che gusto c'è a fare qualcosa senza Gesù e senza il Vangelo?
Gesù è colui che ricostruisce fondamenta di generazioni passate, colui che dice con sicurezza “voi dite che si è sempre fatto così? Ma in principio non era così!”
Gesù è il Fondamento, la Roccia della nostra Salvezza, la Sorgente di ogni Grazia. Lui che sarà la pietra che scarteranno i “costruttori”, chiama per aiutarlo, per continuare la sua opera Levi-Matteo il pubblicano e tutte le pietre scartate dai forti, dai giusti, dai custodi del “si è sempre fatto così”, del “non bisogna esagerare”, del “vuoi fare il santo”. Quindi se sei pronto/a a fare fiducia a Gesù e a seguirlo, c'è posto anche per te per dare speranza al mondo.

Prima Lettura   Is 58, 9b-14
Se aprirai il tuo cuore all’affamato, brillerà fra le tenebre la tua luce.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le rovine antiche,
ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
e restauratore di strade perché siano popolate.
Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerabile il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò montare sulle alture della terra,
ti farò gustare l’eredità di Giacobbe, tuo padre,
perché la bocca del Signore ha parlato».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 85
Mostrami, Signore, la tua via.
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.
Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.  

Canto al Vangelo
   Ez 33,11
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore,
ma che si converta dalla sua malvagità e viva.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


Vangelo
   Lc 5, 27-32
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

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