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domenica 1 dicembre 2019

IL SIGNIFICATO DELL'AVVENTO / I Domenica di Avvento 2019




L’Avvento inizia sempre con annunci di pace frammischiati con annunci di tribolazioni e relativo invito alla vigilanza. Così si presentano anche le letture di questa prima domenica. Forse di fronte all’Avvento 2019 ci troviamo interiormente delusi dal Signore. Quante persone mi dicono che da adulti hanno cominciato a non amare più tanto il Natale: tanta “gioia” appoggiata solo sul cibo e le spese consumistiche che lasciano appesantiti il fisico e lo spirito. Tradizioni che si sono progressivamente svuotate dal loro profondo contenuto evangelico per essere solo identità culturale, di gruppo, poi mantenute solo per fini commerciali, ma rapidamente già erose e sostituite da altri simboli sufficienti a far funzionare le leggi del mercato. Tanti progetti di felicità che non si sono realizzati. È facile allora cadere nell’apatia della rassegnazione o nella ricerca di surrogati che finiscono solo per peggiorare la situazione.
È quindi tempo di “svegliarci dal sonno”. Ci viene offerto un tempo per scrollarci di dosso tutto ciò che non ci aiuta ad incontrarci il Signore risorto. Nella confusione che ci circonda e sicuramente in parte ci abita riguardo alla nostra vita e alla fede, dobbiamo tornare al riferimento sicuro della Parola di Dio invocando però con fiducia insistente lo Spirito Santo perché ci guidi e perché questa Parola diventi Vita, Vita abbondante, come vuole Gesù. Per questo è venuto: per rendere testimonianza alla Verità e che gli uomini abbiano la Vita in abbondanza! (Giovanni 10,10).

 Cristo è vivo e vuole che siamo vivi.

Prima Lettura  Is 2,1-5
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.
Dal libro del profeta Isaia
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 121
Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

Seconda Lettura  Rm 13, 11-14a
La nostra salvezza è vicina.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

Canto al Vangelo  Sal 84,8
Alleluia, alleluia.

Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.

  
Vangelo   Mt 24, 37-44
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».


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