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martedì 10 dicembre 2019

LASCIATI SALVARE DAL BUON PASTORE

Pecorella smarrita - Bessarabia XVIII secolo.
Gli annunci di Isaia promettono una vita facile, sicura e senza più tribolazioni. Se il Messia è venuto, se le promesse di Dio si sono compiute, come mai la nostra vita è difficile, complicata, tribolata e angosciata, insicura?
Ci possono essere solo due soluzioni: o non è vero niente, e quindi è inutile continuare a pregare e sperare, oppure abbiamo mancato qualche passaggio, abbiamo frainteso qualcosa, non accettiamo la salvezza del Signore così come Lui ce la propone. C'è una espressione straordinaria nel Vangelo di Marco “E lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca” (Marco 4,36). Lasciare la folla, quello che pensano gli altri, la folla dei miei pensieri e dei miei progetti, e prendere Gesù con me, prenderlo con noi, non come vogliamo noi, ma com'è lui, per essere i suoi discepoli, non maestri.
Cosa m’impedisce di vivere una vita più facile, di lasciarmi guidare da Gesù che è il Signore assoluto di tutto? La mancanza di fede: e se poi mi abbandona, non mi salva nelle situazioni estreme, non è forse meglio fabbricarmi delle sicurezze, evitare di appoggiarmi in tutto a Lui, "credente sì ma non stupido"? Ci blocca anche l’orgoglio, le passioni: lasciarmi guidare in tutto da Dio significa dipendere in tutto, lasciarmi spogliare di tutto prima e solo dopo ricevere tutto di nuovo, purificato. Noi vorremmo essere sopravvestiti, non spogliati e rivestiti di Cristo ( "In realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita". 2 Corinzi 5:4). Se seguo Cristo non potrò gloriarmi di nulla, devo rinascere prendendo l’ultimo posto.
Benedetto sia Dio che mi manda il suo Figlio, il suo Messia per cercare me, pecora perduta. Ma fin quando non mi rendo conto di essere povero e infelice, nudo e misero (Apocalisse 3,15), quando viene il Buon Pastore mi credo ancora ricco, mi credo diventato re, e non mi lascio mettere sulle spalle da lui e portare all’ovile.

Prima Lettura   Is 40, 1-11
Dio consola il suo popolo.

Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Una voce dice: «Grida»,
e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?».
Ogni uomo è come l’erba
e tutta la sua grazia è come un fiore del campo.
Secca l’erba, il fiore appassisce
quando soffia su di essi il vento del Signore.
Veramente il popolo è come l’erba.
Secca l’erba, appassisce il fiore,
ma la parola del nostro Dio dura per sempre.
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri». 

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 95
Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Esultino davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
 
Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il giorno del Signore è vicino:
egli viene a salvarci.
Alleluia.

Vangelo   
Mt 18, 12-14
Dio non vuole che i piccoli si perdano.

Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». 

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