Visualizzazioni totali

lunedì 9 dicembre 2019

UNA FESTA DELL'IMMACOLATA PARTICOLARE



Celebro sempre con gioia la Festa dell'Immacolata che mi tocca personalmente. E quest'anno in parrocchia abbiamo vissuto un 8 dicembre particolare. Era di domenica e quindi è stato molto più facile per le persone partecipare ed è stato anche più solenne.
Il sabato pomeriggio si è fatto una maratona di rosario partecipatissima prima della Messa con una bella immagine della “Madonna Scioglinodi” la “Knotenloserin” di st Peter am Perlach resa nota al mondo intero da papa Francesco.
L’intervento della Madonna per salvare un matrimonio in rotta attraverso la Chiesa (il Padre Gesuita Jakob Rem, oggi Venerabile, conosciuto, oltre che per la sua preghiera, anche per il suo discernimento, la sua capacità di formatore cristiano) e la preghiera accorata del marito alla Madre di Dio, ha generato tra le altre grazie un nipote prete. Egli era grato alla Madonna, tanto da chiedere ad un artista di immortalare l’evento attraverso il dipinto che si diffonde oggi. Per secoli questa storia famigliare rimase come congelata, circoscritta ad un piccolo ambito, come tante grazie ed ex voto che troviamo in tante nostre cappelle e santuari. Poi è arrivato il giovane padre Jorge Mario Bergoglio. Egli interpreta questo fatto particolare in senso universale e ne diffonde il messaggio: ognuno di noi ha nella sua vita un nodo, qualcosa che potrebbe farlo dubitare dell’amore di Dio o fargli perdere la speranza di essere salvato. Il messaggio è: Rivolgiti con fiducia alla Chiesa e assieme a Lei, in una preghiera di pieno abbandono, alla Madonna. Può sciogliere ogni nodo. È la rete di salvezza che Dio ha messo perché nessuno possa dubitare della salvezza, come diceva Charles Péguy.
"Come diceva Charles Péguy": appunto, teologicamente la Madonna Scioglinodi non dice nulla di nuovo, nulla che la Chiesa del passato non abbia già predicato e sperimentato. Allora perché questa diffusione particolare e straordinaria?:  Sono i santi che fanno risplendere il messaggio del Vangelo. Il successo della devozione diffusa da Padre Bergoglio, iniziato prima che diventi vescovo di Roma, sono per me un segno sicuro che non solo papa Francesco ha un amore sincero e profondo per la Vergine Maria, ma anche che si lascia guidare da Lei in modo speciale. Oltre il rispetto assoluto per il Papa e l’ascolto umile del suo magistero anche ordinario – che non ho sempre visto in parrocchia – credo che questo fatto può aiutarci ad aver piena fiducia in Papa Bergoglio, che, chiaramente, insegnando il Vangelo, non dice sempre le cose alle quali siamo abituati, né quelle che siamo subito pronti ad accettare. Papa Giovanni XXIII suscitava entusiasmi e incontrava resistenze. Fu così anche per i papi successivi… Papa Giovanni Paolo II diceva scherzando che per l’incontro di preghiera di Assisi, qualcuno in Vaticano voleva scomunicarlo…

Domenica invece, nell’Eucaristia delle 19, abbiamo ricordato il sessantesimo anniversario – l’8 dicembre 1959 – dell’input dato dalla Vergine Maria di iniziare ciò che sarebbe stato chiamato poi “Cammino Neocatecumenale” da papa Paolo VI. Questa ispirazione ha portato frutti straordinari di conversione e di rinnovamento in tutto il mondo nelle vite delle persone e nella Chiesa e ha sempre avuto l’approvazione e l’incoraggiamento di tutti i papi, da Paolo VI a papa Francesco, oltre che le loro osservazioni e correzioni. Anche lì, l’intervento diretto della Vergine Maria alla radice di un tale movimento è fonte di fiducia e attesta l’amore per Maria degli iniziatori e di tutti i membri del Cammino Neocatecumenale.

Infine vedo in queste celebrazioni nostre durante la Festa dell’Immacolata una piena conferma del Concilio stesso, come “più grande grazia spirituale che la Chiesa ha ricevuto durante il XX secolo” (Giovanni Paolo II).

1 commento:

  1. Grande papaGionanni lui guardova molto lontano con con il suo concilio aveva capito come andava gestita la chiesa

    RispondiElimina