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domenica 22 dicembre 2019

L'ANNUNCIAZIONE A GIUSEPPE FIGLIO DI DAVIDE / IV Domenica di Avvento



I primi evangelizzatori non parlavano, o pochissimo, di Maria. E così anche gli evangelisti. Marco la nomina solo due volte e in modo quasi aneddotico. Il Vangelo di Matteo non parla dell’Annunciazione a Maria ma a Giuseppe. Solo in seguito, ben impiantato l’Annuncio del Mistero pasquale e di Gesù Unico Salvatore e Unico Mediatore, con Luca si propone ai credenti la meditazione sull’infanzia di Gesù e il Mistero della Madre. San Paolo che ha annunciato il Mistero della salvezza e ha scritto prima degli evangelisti segue la stessa linea. Di Maria dice solo che Gesù è “nato da donna”.
Il brano di Matteo di oggi, non sminuisce la grandezza di Maria ma invece mette in risalto l’importanza di Giuseppe che spesso trascuriamo (io almeno finora). Dio che ha voluto aver bisogno della sua creatura e prendere carne da lei non ha voluto servirsi solo di Maria per venire nel mondo, ma anche di Giuseppe. Spesso non comprendiamo che è attraverso Giuseppe che Gesù diventa figlio di Davide e compie la promessa del “virgulto di Jesse”, non comprendiamo che la sua incarnazione significa anche educazione umana e inserimento sociale e che Giuseppe è fondamentale in questo campo. È il padre che con l’esempio e l’insegnamento trasmette la Legge e i suoi valori ai figli. Padre e madre. Dio ha anche bisogno di te, di tutti noi.
Nell’icona della Sacra Famiglia sopra, Giuseppe porta il tutto peso del Figlio sulle spalle, e l’asta della croce sembra trafiggerlo nelle spalle. Ma sopratutto ciò che sorprende è che Giuseppe ha il volto del Servo Sofferente, un volto da Sindone. Ma non è forse Gesù il Servo Sofferente, l’uomo della Sindone? Certo, ma ognuno di noi è configurato a Cristo e Giuseppe è estremamente vicino a Cristo in questo cammino. Egli è il servo obbediente che non ricava nulla di mondano dalla sua chiamata. Sull’Icona sono menzionati Maria (a sinistra, MR ThU: Mater Theou, Madre di Dio) e Gesù Cristo (a destra IS. XS., Iesous Christos) ma non Giuseppe. Ma sopratutto, oltre al provvedere fedelmente alla sua Famiglia e a difenderla, Giuseppe “porta la vergogna di Maria e di Gesù, la vergogna del peccato” come crede la gente e come credeva anche lui prima che l’angelo lo visitasse. Certo che Maria è rimasta immacolata, senza ombra di peccato, ma per molti sembrava il contrario. Infatti se Giuseppe voleva ripudiarla in segreto è perché credeva che Maria fosse stata infedele. Tutti nel villaggio si erano accorti di questa gravidanza. Come spiegarla? Giuseppe la copre, e anche se la gente pensa che il figlio è suo (Luca 3,23 e altri), per l’opinione comune, come minimo Giuseppe ha sposato una donna leggera che gli ha ceduto prima del tempo e neppure lui è stato irreprensibile. Hanno rovinato il loro onore. Il Figlio, come e forse più dei genitori, è marchiato da questa leggerezza, da questa poca affidabilità morale. E si sa cosa significa in un ambiente paesano, povero culturalmente e pettegolo, subire il giudizio della gente.

Prima Lettura  Is 7, 10-14
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio.
Dal libro del profeta Isaia
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 23

Ecco, viene il Signore, re della gloria.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Seconda Lettura  
Rm 1, 1-7

Gesù Cristo, dal seme di Davide, figlio di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

Canto al Vangelo 
  Mt 1,23
Alleluia, alleluia.

Ecco, la vergine concepirà e darà la luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele: «Dio con noi ».
Alleluia.

  
Vangelo   Mt 1, 18-24
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.
 Dal vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.


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