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giovedì 12 dicembre 2019

CHI HA ORECCHI ASCOLTI! / giovedì II sett. Avvento.


Tra le promesse di vittoria trionfante che il Profeta Isaia rivolge al popolo impaurito – si sente un “vermiciattolo” – e il Vangelo, c'è un cambiamento di tono quasi preoccupante.
Gesù afferma che Giovanni Battista è quell’Elia che deve venire, è il precursore del Messia. Eppure il Battista sarà ucciso, il Regno dei Cieli soffre violenza e, di Giovanni, i violenti “hanno fatto quello che hanno voluto” (Matteo 17,12).
Si pone una domanda angosciante: può fallire il piano di Dio? Non può fallire in sé, ma può fallire per me. “I farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui (Giovanni Battista) hanno reso vano per loro il disegno di Dio”. (Lc 7:30)
“Chi ha orecchi, ascolti!”. Gesù ci invita dunque ad un vero discernimento e a rimanere fedeli alla verità anche quando questa va contro il senso comune, contro le tradizioni, o contro chi ha il potere. Ci chiede il coraggio di rimanere anche soli ma fedeli al Vangelo. I farisei invece fanno i calcoli di opportunità: non osano dichiararsi contro Giovanni Battista perché hanno paura di scontentare la folla che lo considera un profeta (Matteo 21, 23 – 27). Dall’altra parte la gente non osa dichiararsi per Gesù per paura di essere espulsi dalla sinagoga (in Giovanni 9,22 è il caso dei genitori del cieco nato. In Giovanni 12,42 sono i capi che per timore non riconoscono apertamente Gesù). C'è quindi un gioco di paure e condizionamenti reciproci. Ma chiunque vivrà piamente in Cristo sarà perseguitato e annunciare il Vangelo nella sua integrità richiede coraggio: “Ma dopo avere prima sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte”. (1Ts 2:2. Sono innumerevoli i passi in cui Paolo ritorna in vari modi su questo concetto).
“Chi ha orecchi, ascolti!”. Gesù ci avverte che Giovani Battista è “QUELL’ELIA CHE DEVE VENIRE”. Non ce n’è un altro. Non riconoscerlo o non rispondere alla sua chiamata potrebbe portarti conseguenze gravi. Non lasciarti travolgere o annebbiare dalle voci di chi nega la verità o scoraggia a prendere posizione. Se annunciare il Vangelo chiede coraggio, anche accettare il Vangelo, anche vivere da cristiano chiede coraggio. La Madonna ci aiuti a camminare.

Prima Lettura   Is 41, 13-20
Io sono il tuo redentore, il Santo d'Israele.

Dal libro del profeta Isaìa
Io sono il Signore, tuo Dio,
che ti tengo per la destra
e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».
Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
larva d’Israele;
io vengo in tuo aiuto – oràcolo del Signore –,
tuo redentore è il Santo d’Israele.
Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,
munita di molte punte;
tu trebbierai i monti e li stritolerai,
ridurrai i colli in pula.
Li vaglierai e il vento li porterà via,
il turbine li disperderà.
Tu, invece, gioirai nel Signore,
ti vanterai del Santo d’Israele.
I miseri e i poveri cercano acqua ma non c’è;
la loro lingua è riarsa per la sete.
Io, il Signore, risponderò loro,
io, Dio d’Israele, non li abbandonerò.
Farò scaturire fiumi su brulle colline,
fontane in mezzo alle valli;
cambierò il deserto in un lago d’acqua,
la terra arida in zona di sorgenti.
Nel deserto pianterò cedri,
acacie, mirti e ulivi;
nella steppa porrò cipressi,
olmi e abeti;
perché vedano e sappiano,
considerino e comprendano a un tempo
che questo ha fatto la mano del Signore,
lo ha creato il Santo d’Israele. 

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 144
Il Signore è misericordioso e grande nell’amore.
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Facciano conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Canto al Vangelo   Is 45,8
Alleluia, alleluia.

Stillate, cieli, dall’alto
e le nubi facciano piovere il Giusto;
si apra la terra
e germogli il Salvatore.
Alleluia.

Vangelo   Mt 11,11-15

Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».  

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