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giovedì 19 dicembre 2019

IL PAPA HA TOLTO IL SEGRETO DI CONFESSIONE PER I CRIMINI DI PEDOFILIA?



È rimbalzata la notizia il 17 dicembre che papa Francesco aveva tolto il segreto pontificio per quanto riguarda i crimini di pedofilia. Tutti hanno commentato che è una svolta storica, un grande passo avanti. L'ha detto anche mons. Scicluna vescovo di Malta e sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, specialmente delegato a questi casi.
Questa misura però riguarda SOLO LE INCHIESTE PENALI E I PROCESSI. Non riguarda la confessione.
IL PAPA NON HA TOLTO IL SEGRETO DI CONFESSIONE! ANCHE PER I PECCATI DI PEDOFILIA RIMANE L'OBBLIGO PER IL CONFESSORE DI NON PARLARNE CON NESSUNO DOPO LA CONFESSIONE.
SE QUALCUNO VIENE A CONFESSARE UN PROPRIO PECCATO DI PEDOFILIA SONO TENUTO AL SIGILLO DELLA CONFESSIONE, AL SEGRETO ASSOLUTO, COME PER OGNI ALTRO PECCATO.
Potrò consigliare a questa persona di autodenunciarsi ma non potrò io denunciarlo a nessuno.

SE QUALCUNO VIENE A PARLARE IN CONFESSIONE O IN COLLOQUIO RISERVATO DEL PECCATO DI PEDOFILIA COMMESSO DA ALTRI SONO COMUNQUE TENUTO AL SEGRETO NATURALE. CIOE’ NON POTRO’ PARLARNE FUORI DALLA CONFESSIONE A MENO CHE QUESTA PERSONA MI AUTORIZZI O MI CHIEDA DI FARLO.

In una parrocchia della Diocesi c'è stato il caso di un prete che si era macchiato di questi peccati. Le “vittime” (quasi tutti maggiorenni) hanno chiesto al Cardinale di non fare i loro nomi, per vergogna. Pur non essendo un segreto di confessione stretto, il Cardinale non ha potuto spiegare alla comunità quello che era successo perché legato dal segreto naturale della confidenza. Questo ha ritardato molto la risoluzione del caso. Ma è giusto che le persone siano cautelate nella loro reputazione.


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