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venerdì 6 dicembre 2019

MA ESSI, APPENA USCITI ... / venerdì 1a sett. Avvento




Al post di ieri un amico ha reagito dicendo: “ma chi fa la volontà di Dio?” Cosa voleva dire? Interpreto io questa frase nel senso di: nessuno obbedisce, nessuno ci riesce, meglio non parlarne, ognuno faccia quindi quello che gli pare. Il Vangelo di oggi ci da una risposta.
Gesù guarisce due ciechi attraverso la loro fede. Egli però li ammonisce: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
Da un lato appare una costante del Vangelo: Gesù non vuole che la sua destra sappia ciò che fa la sinistra. Dio sa tutto e conta solo Lui. Gesù non suona la tromba davanti a sé. Inoltre Gesù ha timore che la gente venga da lui solo per ottenere benefici materiali e fisici e non per accogliere la Buona Notizia che fa risorgere. Teme che la gente “cerchi solo i doni di Dio e non il Dio dei doni”. Sa che il pericolo di essere frainteso è molto grande. La sua missione è di spezzare il Regno del male e instaurare il Regno di Dio nei cuori. Non è venuto per fare l’ONG, la fabbrica delle grazie.
Benché espressamente ammoniti di non farlo, i due ciechi spargono subito la notizia della loro guarigione in tutta la regione. Agiscono in questo modo per la grande gioia, e sono scusabili, ma non sono stati obbedienti. Abbiamo appena spiegato quale disagio recano a Gesù agendo di testa loro: nella loro buona fede, ostacolano l’evangelizzazione, ostacolano la sua missione. Pensano di fare bene ma seguono se stessi e non lo Spirito Santo. Certo nulla di gravissimo. Gesù però vigila con cura perché la verità del Vangelo sia preservata. Questi ciechi sono l’esempio di tutti noi: fragili, incostanti, confusi. Disobbedienti per debolezza. Scusabili ma non sapienti. Le cose piccole sono piccole – diceva sant’Agostino (e guai a mettere sullo stesso piano le cose piccole e quelle grandi) – ma l’obbedire nelle cose piccole è una cosa grande. Essendo superficiali o non pienamente spogliati dalla propria volontà, perdiamo ciò che una obbedienza più fedele ci avrebbe portato come maturazione, come apertura alla grazia. Se ho fiducia in Dio ho fiducia in tutto.
C'è però il caso di chi imposta la sua vita sulla disobbedienza, sulla propria volontà. Questo è molto pericoloso. La fonte è per lo più l’orgoglio. Tutte le sette, tutte le esaltazioni di sé, tutti i “profeti autoproclamati”, i “sempre ispirati”, tutti i corrotti hanno una radice comune: l’orgoglio.
C'è chi invece, pur essendo fragile e peccatore, ha impostato saldamente la sua vita sull’obbedienza. Questi è fondato sulla roccia. Dio lo custodirà. Beato lui o lei se renderà ogni giorno sempre più sicura la sua vocazione ed elezione. Non inciamperà mai. (vedi 2 Pietro 1,10).
Prepariamoci al Natale nell'obbedienza e nell'umiltà.

Prima Lettura   Is 29, 17-24
In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”».

Salmo Responsoriale    Dal Salmo 26
Il Signore è la mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è la luce del mondo.
Alleluia.
 
Vangelo  
 Mt 9,27-31

Gesù guarisce due ciechi che credono in lui.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

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