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giovedì 5 dicembre 2019

NON CHI DICE "SIGNORE, SIGNORE" / giovedì 1a sett. Avvento


Avvento: alle 6.15 la chiesa è aperta per le Lodi.



«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.»
Cosa può aiutarci a meditare questo Vangelo che conosciamo tutti?
Mi dici: “è la fede che salva, non le opere” come scrive san Paolo! Esatto, ma san Giacomo ti risponde: “mostrami la tua fede senza le opere e io ti mostrerò la mia fede attraverso le mie opere”. Quindi siamo d’accordo: contano le opere, cioè la fede che agisce per mezzo della carità! Senza dimenticare che bisogna pregare sempre perché la preghiera, il rapporto con Dio è il fondamento del cammino... Ma quali opere? Certamente non quelle che si trasformano in show televisivo: “Hanno già ricevuto la loro ricompensa!” dice Gesù. Non opere esterne ma opere che aiutano ad entrare nel Mistero di Dio che vede nel segreto, che aiutano a diventare veri discepoli di Gesù. Le opere che non generano conversione, che fanno credersi più giusti, giustificati, che non mettono in cammino, sono opere esterne, magari merce di scambio con Dio: “ho fatto questo, ho diritto che tu mi faccia questo…, ho pregato di più, sei obbligato a darmi quella cosa”.
Infatti c'è un rischio di base, molto profondo che sta già dentro tutti noi: servirsi di Dio e non servire Dio, chiedere grazie perché Dio faccia la mia volontà e non fare fiducia a Dio, servirsi della Chiesa come sostegno affettivo, come appoggio politico, come palcoscenico, ecc.
Tutto può essere trasformato in un modo esterno e bugiardo di essere cristiani. Anche le migliori devozioni. San Luigi di Montfort nel suo "Trattato" parla esplicitamente dei falsi devoti, dei devoti interessati, di come il demonio, da buon falsario, vuole falsificare le devozioni più preziose: quelle alla Madonna e al Santissimo Sacramento. Se mi danno una moneta di 20 centesimi falsa, non mi tocca più di tanto. Se ricevo una banconota di 100 euro e dopo due giorni mi accorgo che è falsa, non dico certo: vabbè fa niente, sempre una banconota è. Perché non conta l’apparenza ma il valore effettivo. Perché qualcuno dice: “l’importante è che la gente preghi, l’importante è che la chiesa si riempia”?
Servirsi di Dio è il punto di partenza di tutti noi, dentro di noi. Il servire Dio per sé stesso e non per me e per i miei scopi è la grazia che autentifica, accompagna e corona il cammino di conversione. Dio è la roccia fedele sulla quale rifugiarmi per, poi, costruire (e ricostruire senza scoraggiarsi mai) una vita bella e serena, forte. Ma questo dono diventa effettivo in me solo man mano che metto in pratica tutto il Vangelo. Dio è gratuità. Dio è il Servo senza Utile, che non cerca se stesso, e anch’io devo diventare come Dio: Servo Inutile che non cerca se stesso.
Ma, allora, se Dio è Padre onnipotente e sa già ciò di cui ho bisogno, a che serve la preghiera di domanda o di intercessione? Molte preghiere di domanda e di intercessione sono il segno di una fede ancora poco matura, forse molto egoista. È grave quando la mia preghiera è solo preghiera di domanda e di intercessione, e quando questo è un modo per rifiutare di crescere, quando non chiedo innanzitutto la mia conversione. Ma sono figlio di Dio fin dall’inizio, e il bambino piccolo chiede senza vergognarsi. Però è fondamentale che un bambino si rafforzi, impari ad essere paziente e fiducioso, a fare ciò che è in suo potere e non a chiedere tutto alla mamma. In senso positivo, la preghiera di domanda e di intercessione è anche un modo per crescere prendendo coscienza dei bisogni propri e altrui, e coinvolgersi: osare chiedere, osare chiedere insieme, osare chiedere per altri, pronto ad essere strumento nelle mani di Dio. Chiedere e fare fiducia che, se Dio non mi da ciò che chiedo, Egli mi ama lo stesso e ha per me altri tempi e forse altre vie.

Prima Lettura  Is 26, 1-6   
Entri una nazione giusta che si mantiene fedele.
Dal libro del profeta Isaia
In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda:
«Abbiamo una città forte;
mura e bastioni egli ha posto a salvezza.
Aprite le porte:
entri una nazione giusta,
che si mantiene fedele.
La sua volontà è salda;
tu le assicurerai la pace,
pace perché in te confida.
Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna,
perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto,
ha rovesciato la città eccelsa,
l’ha rovesciata fino a terra,
l’ha rasa al suolo.
I piedi la calpestano:
sono i piedi degli oppressi,
i passi dei poveri».

Salmo Responsoriale
   Salmo 117
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.
Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.

Canto al Vangelo   Is 55,6 
Alleluia, alleluia.

Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
Alleluia.

Vangelo  
 Mt 7, 21.24-27

Chi fa' la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

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