Visualizzazioni totali

sabato 28 dicembre 2019

PERCHE' DIO HA SALVATO SOLO IL BAMBINO GESU' E NON GLI ALTRI? / Santi Innocenti 28 dicembre



Bambini massacrati mentre Gesù che Erode voleva uccidere è salvato da un intervento speciale dal cielo! Una pagina difficile della Bibbia. Perché queste preferenze? Le mamme non avrebbero accettato qualsiasi vocazione, qualunque missione per il Regno di Dio per i loro figli piuttosto che vederli morire così?
La prima lettura di san Giovanni afferma che Dio è solo luce e in lui non c'è tenebra alcuna. Ecco, lui non c’entra col male, non fa nessun gioco sporco. Ma perché non ha salvato gli altri bambini? Perché non salva tutti i bambini, tutti gli innocenti, tutti i poveri? Anche perché ha tutto nelle mani. Il Vangelo conclude in questo modo: la strage di Erode compì una profezia.
“era troppo duro da comprendere ai miei occhi” dice il salmista.
Ci resta solo da essere in comunione con lui e camminare nella luce, di essere gli anti Erode o piuttosto i figli di Dio che scelgono di accendere una luce piuttosto che maledire l’oscurità, di seguire colui che passò beneficando tutti coloro che erano sotto il potere del maligno. Gesù adulto sulla croce si caricherà volontariamente anche del peccato di Erode, sarà ucciso anche lui da Erode e da tutti i suoi complici, cioè noi. E Gesù offrendosi come vittima di espiazione, laverà il peccato di Erode e quelli di tutto il mondo.

Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 123
Chi dona la sua vita risorge nel Signore.

Se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera.
Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.
Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama la candida schiera dei martiri.
Alleluia.

  
  Vangelo  Mt 2,13-18
Erode mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.
Dal vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».


Nessun commento:

Posta un commento