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sabato 14 dicembre 2019

AMORE E CROCE SONO INSEPARABILI? / san Giovanni della Croce, 14 dicembre

Il Profeta Elia portato via sul carro di fuoco - Icona russa.
Il Siracide chiude con una frase stupenda: Beati coloro che ti hanno visto (Elia) e si sono addormentati nell’amore”. Infatti, beato chi incontra la presenza di Dio in un Santo. Quell’incontro lo sosterrà tutta la vita. E anche se i santi sono irraggiungibili (o sono io che non voglio seguire il Vangelo fino in fondo?), ci hanno aperto il cuore alla fede e perciò ci addormenteremo nell’amore infinito di Dio. Sono stato ospite dei padri della Piccola Opera della Redenzione. Tutti i religiosi erano vissuti direttamente a contatto col Fondatore, P. Arturo, e si sentiva.
Ma quale amore? Anche nel breve riassunto che fa il Siracide si vede che Elia non era un sentimentalista: fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi”. Magari solo col senno di poi, il Popolo ha compreso che li ha salvati.
Nel Vangelo la frase di Gesù su “Elia che è già venuto ma non riconosciuto” esprime la tragicità del rifiuto dell’uomo di fronte a Dio. Dio crede sempre in noi: ha mandato un Precursore affinché apparendo suo Figlio la sua venuta e il suo insegnamento siano accolti subito, totalmente, con grande gioia. Invece non fu così. Per salvare qualcuno non devi solo predicare ma anche soffrire. Questo ci scandalizza. Gesù invece lo sa bene anche se da uomo è ferito profondamente nei suoi sentimenti. La buona notizia è che Gesù non si tira indietro. Tutto il male del mio rifiuto egli lo compensa infinitamente non esitando a lasciarsi inchiodare sulla croce.
L’Amore e la Croce per il mondo sono la negazione l'uno dell'altra, per il cristiano sono inseparabili. Per questo nel mondo l'Amore non esiste o piuttosto non dura. Croce, quella di Gesù, che salva perché cancella i miei peccati. Croce, la mia, che salva perché prendendola posso vivere con dignità la mia vita, crescendo. Amare qualcuno comprende anche il soffrire per lui. Amare qualcuno significa in secondo luogo aiutarlo a prendere la sua croce.
Scrive san Giovanni della Croce (Ufficio delle Letture di oggi): Chi desidera veramente la sapienza divina, in primo luogo brama di entrare veramente nello spessore della croce!
Per questo san Paolo ammoniva i discepoli di Efeso che non venissero meno nelle tribolazioni, ma stessero forti e radicati e fondati nella carità, e così potessero comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza per essere ricolmi di tutta la pienezza di Dio (cfr. Ef 3, 17). Per accedere alle ricchezze della sapienza divina la porta è la croce. Si tratta di una porta stretta nella quale pochi desiderano entrare, mentre sono molti coloro che amano i diletti a cui si giunge per suo mezzo.

Prima Lettura   Sir 48, 1-4. 9-11
Elia ritornerà.
Dal libro di Siràcide
In quei giorni, sorse Elìa profeta, come un fuoco;
la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
Per la parola del Signore chiuse il cielo
e così fece scendere per tre volte il fuoco.
Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco,
su un carro di cavalli di fuoco;
tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,
per placare l’ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
Beati coloro che ti hanno visto
e si sono addormentati nell’amore.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 79
Fa' splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta.
Seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. 

Canto al Vangelo
   Lc 3,4-6 
Alleluia, alleluia.

Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Alleluia.


Vangelo 
  
Vangelo   Mt 17, 10-13
Elia è già venuto, e non l'hanno riconosciuto.

Dal vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista. 

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