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lunedì 23 dicembre 2019

CHE SARA' MAI QUESTO BAMBINO? / 23 dicembre



La gente che sente parlare della nascita del Battista si meraviglia e si chiede: «Che sarà mai questo bambino?». È normale che l’eccezionalità delle circostanze che l’hanno accompagnato fin dal concepimento susciti "gossip". Ma le persone “custodivano in cuor loro”, era quindi un chiedersi cosa voleva annunciare loro Dio attraverso questa nascita.
Il Signore lancia processi, apre il futuro, ci incammina su strade mai percorse prima, tanto meno da ognuno di noi. Sapere che Dio ha tutto nelle mani e guida la Storia è un pilastro fondamentale della fede biblica. Con la sua morte da condannato in croce e la sua risurrezione, Gesù ha dimostrato di diventare Signore di tutto, anche degli avvenimenti e delle circostanze di morte, di desolazione. Ed egli "ci rende partecipi della sua vita immortale". Non siamo mai abbandonati e, invocando il Nome di Gesù, possiamo entrare nella morte, la nostra morte, le nostre morti, non per gusto morboso, ma perché Egli ha vinto la morte.
Essere fedeli significa cambiare molto e molte volte diceva il santo Cardinale John H. Newman. Non il cambiamento per il cambiamento o senza criterio, ma un cammino di conversione dove ci apriamo alle sorprese di Dio, alla profondità del suo Amore che si manifesta nella croce. L’ha ricordato papa Francesco alla Curia qualche giorno fa, aggiungendo, citando Papa Benedetto, che non siamo in un tempo di cambiamenti normali, ma in un cambiamento di epoca. La Cristianità è ormai alle spalle, che lo vogliamo oppure no. E continuare ad avere dei comportamenti modellati sulla Cristianità, ritarda o addirittura danneggia l’evangelizzazione e la Chiesa stessa, mentre il Vangelo è eterno.

Prima Lettura   Ml 3, 1-4.23-24
Prima del giorno del Signore manderò il profeta Elia.


Dal libro del profeta Malachìa
Così dice il Signore:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.
Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore:
egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 24
Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.

Canto al Vangelo 
Alleluia, alleluia.
O Emmanuele, Dio con noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza.
Alleluia.


Vangelo 
  Lc 1, 57-66
Nascita di Giovanni Battista
Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

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