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sabato 30 novembre 2019

SANT' ANDREA, QUALCHE RIFLESSIONE / 30 novembre

Duccio di Buoninsegna - vocazione di Pietro e Andrea.

Oggi festeggiamo sant’Andrea, fratello di Simone chiamato Pietro: Gesù accoglie volentieri fratelli e parenti nelle sue comunità. Dobbiamo temere quando non lasciamo purificare abbastanza i legami famigliari dal Vangelo. In questo stesso episodio, Gesù accoglie altri due fratelli, Giacomo e Giovanni, che faranno talvolta prevalere la logica dei legami di sangue!! Un guaio! I fratelli Pietro e Andrea invece saranno lungo i secoli il simbolo dell’unione delle Chiese di Oriente e Occidente.
Gesù sceglie pescatori. È una novità. Anche se non tutti gli apostoli sono pescatori questo indica una svolta. L’immagine ricorrente nell’Antico Testamento era piuttosto quella del pastore che cura giorno dopo giorno il suo gregge. Il pescatore esce in un luogo pericoloso, il mare, e il frutto del suo lavoro sarà costituito da pesci che non ha mai visto prima. La Chiesa per definizione deve dunque sempre “andare al largo”, “essere in uscita”, “andare alle periferie”, evangelizzare. Ce lo dice san Paolo nella prima lettura! Ascoltiamolo!  
Pietro e Andrea lasciano SUBITO (eutheos) le loro reti. Giacomo e Giovanni lasciano SUBITO (eutheos) la barca (il loro bene, il loro lavoro, la loro realizzazione) e il loro padre (gli affetti, l’autorità…). Possiamo immaginare che il padre, lasciato solo e senza futuro non l’abbia presa molto bene.

Prima Lettura  Rm 10,9-18  
La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 
Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 18
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Canto al Vangelo  
Mt 4,19
Alleluia, alleluia.

Venite dietro a me,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.

  
Vangelo  Mt 4,18-22
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.  


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