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sabato 9 novembre 2019

CASE O MURI? / Basilica del Laterano e Muro di Berlino, 9 novembre


La Chiesa oggi commemora la dedicazione della Basilica del Laterano, la Cattedrale dei cristiani di Roma. Ricordiamo e celebriamo oggi mura nobilissime con porte e finestre e ricordiamo e celebriamo anche i trent’anni della caduta di un muro d’infamia, il muro di Berlino.
Le mura della Basilica lateranense hanno custodito la vita, favorito la preghiera, sono state segnate dalla Storia non sempre esente di colpa dei cristiani e dei loro capi ma dominata dalla potenza della Risurrezione e dal soffio dello Spirito Santo. La Basilica del Laterano è una Casa. Il muro di Berlino era un progetto per soffocare la vita e chi ha osato sfidarlo ha spesso pagato con la morte il suo desiderio di libertà. Ma poi è crollato. Tutto questo dispendio di ricchezza viva di un popolo (materiale, manutenzione, vigilanza armata, ecc. con continui rinforzamenti), alla fine è stato solo oppressione dei tanti a beneficio di alcuni privilegiati ed è crollato. In quei giorni del 1989 abbiamo respirato un clima di speranza incredibile.
Eppure il fallimento clamoroso del progetto di società che ha bisogno di tali muri per realizzarsi non sembra essere servito come lezione. Ovunque oggi nel mondo si alzano muri nuovi. Comprendiamo così che i muri più alti e difficili da abbattere sono i muri che abbiamo dentro. Sono loro la vera chiusura. Le risorse immani che l’amministrazione attuale degli Stati Uniti spende nel progetto di muro genera sofferenze disumane e morti di persone, adulti e bambini, e anche danni seri all’ambiente, ma abbiamo saputo che questo muro non è impenetrabile. Chi è più attrezzato e organizzato, cioè le organizzazioni criminali, riesce a bucarlo e aggirarlo facendosi pagare ancora più lautamente.
La casa di Dio che è il Corpo di Cristo, la Comunità dei credenti ("Voi siete il Tempio di Dio"), è sempre in costruzione, sempre minacciata dal male e sempre rinnovata dal suo Spirito. Solo costruendo case e non muri possiamo aiutare il Signore a salvare l’Umanità.
Quello che è sicuro è che chi esce allo scoperto e entra nel progetto di Dio vive e cresce. Chi vuole proteggere la sua vita dal rischio dietro mura alte e forti muore.

Prima Lettura  1 Cor 3,9c-11.16-17
Voi siete il tempio di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, voi siete edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 45
Un fiume rallegra la città di Dio.
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.

Canto al Vangelo 
  2Cr 7,16
Alleluia, alleluia.

Ecco, è giunto il tempo in cui i veri adoratori
adoreranno il Padre in spirito e verità.

Vangelo   Gv 2,13-22
Siete tempio di Dio.
 Dal vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 


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