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venerdì 22 novembre 2019

COSTRUIRE IL TEMPIO / santa Cecilia



I Maccabei ricostruiscono il Tempio profanato dai pagani. Gesù purifica e riconsacra il Tempio profanato dagli stessi credenti.
Distruggere il Tempio, ricostruirlo dopo che è stato distrutto o profanato. È l’opera incessante dei discepoli. Sì perché distruggiamo anche noi.
I primi cristiani, che ci hanno insegnato la fede, dicevano: “non abbiamo Tempio, il nostro Tempio è Cristo!”. “Infatti “egli parlava del Tempio del suo corpo”, ma non lo capirono.
Costruisci il Tempio di Dio che sei tu, o lo distruggi con l’empietà, con la droga, con la pornografia, con ogni sorta di egoismo e di orgoglio? “O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?” 1Cor 6:19
Costruisci la comunità? Beato te! Oppure la distruggi, con il peccato, con la critica e il giudizio, o l’indifferenza? Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.” 1Cor 3:16-17

Prima Lettura   1 Mac 4,36-37.52-59
Celebrarono la dedicazione dell'altare e offrirono olocausti con gioia.
Dal primo libro dei Maccabèi
In quei giorni, Giuda e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo». Così si radunò tutto l’esercito e salirono al monte Sion.
Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Chisleu, nell’anno centoquarantotto, e offrirono il sacrificio secondo la legge sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito. Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l’avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cimbali. Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra, e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio.
Celebrarono la dedicazione dell’altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode. Poi ornarono la facciata del tempio con corone d’oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte.
Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta dei pagani.
Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza.

Salmo Responsoriale  
  1 Cr 29
Lodiamo il tuo nome glorioso, Signore.

Benedetto sei tu, Signore,
Dio d’Israele, nostro padre,
ora e per sempre.
Tua, Signore, è la grandezza, la potenza,
lo splendore, la gloria e la maestà:
perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.
Tuo è il regno, Signore:
ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
Da te provengono la ricchezza e la gloria.
Tu domini tutto;
nella tua mano c’è forza e potenza,
con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere.

Canto al Vangelo   
Gv 10,27
Alleluia, alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.


Vangelo 
 Vangelo   Lc 19, 45-48
Avete fatto della mia casa un covo di ladri.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

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