Anni
fa, l’esperienza di un uomo mi fece riflettere sulla fede. Era un appassionato
di montagna e molto bravo. Aveva preso il suo mese di ferie a gennaio dedicandolo
interamente a fare un percorso nelle Alpi con l’aiuto di guide. Quota minima
3000m! cioè solo ghiaccio e neve e non solo bel tempo. Una cosa difficilissima
ed esaltante che ti rimane dentro per tutta la vita. Da una parte c'era la
dipendenza totale dalla guida, senza la quale non poteva fare un solo passo anche
se era uno scalatore provetto, perché non conosceva la strada, non conosceva
i pericoli. Se la sua guida lo avesse abbandonato sarebbe morto sicuramente. Quindi
consegnava in qualche modo la sua vita alla guida! Anche la guida prendeva un
rischio per causa sua. Dall’altra parte c'era il suo impegno massimo, sia come fatica,
sia come collaborazione. Mi raccontava che aveva imparato a tagliare il salame
al millimetro per avere le calorie necessarie e non sciupare le provviste che erano
calcolate per non appesantire inutilmente lo zaino. Mi raccontava, facendo col
dito il gesto del gancio, che aveva imparato che un pezzo di fil di ferro
poteva salvarti la vita. Aveva dovuto gestire le forze e la fatica ma non si
poteva fermare che alla meta. Totale passività perché ti affidi in tutto alla guida
e perché una volta imbarcato non puoi fare altro che questa esperienza, ma al
contempo totale dedizione e responsabilità perché nulla si fa senza di te.
Se avesse
fatto la vacanza in albergo a 1000, 1500 metri di altitudine, avrebbe potuto
progettare da solo bellissime passeggiate nei boschi, fare sciate meravigliose,
avrebbe potuto cambiare programma a suo piacimento, decidere che questo pomeriggio
non usciva perché era stanco o c'era la partita alla televisione. Poteva prendere
la macchina e scendere a valle per fare shopping o tornare a casa quando voleva.
Anche queste sono vacanze in montagna, ma quale differenza! Nel primo caso, un’esperienza
formatrice che ti fa crescere e ti segna per la vita, nel secondo caso un
periodo di riposo.
La fede
senza l’affidamento ad una guida che abbia ricevuto il mandato della Chiesa e senza
un impegno di tutta la vita (per tutti gli anni della mia vita, per tutto quello
che sono e quello che ho) non è (ancora) fede.
Chi di voi volendo costruire una torre,
non siede prima a calcolare la spesa e se ha i mezzi per portarla a termine… (Luca
14,28) ma Voi avete voluto solo per un
momento rallegrarvi alla sua luce. (Giovanni
5:35)
Ho
ricevuto questa bellissima frase di un grande uomo di Dio napoletano, don Dolindo
Ruotolo:
Non devi turbarti nella vita perché le
pene senza rimedio non esistono e le angustie senza conforto sono solo di quelli
che non amano Dio.
Il Signore è una fonte immensa di grazie,
ma è una fonte alla quale bisogna andare. Se si è ancora piccini di forze, ci
si va col passo delle pecorelle; se si hanno le ali della fiducia e dell’amore,
ci si va volando fino alla sorgente.
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