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lunedì 11 novembre 2019

IL VANGELO CI APRE IL FUTURO / San Martino di Tours 11 novembre


 Nel 1996 Giovanni Paolo II andò in Francia per i millecinquecento anni del battesimo del re Clodoveo che segnò l’adesione dei franchi al Cattolicesimo. Era un battesimo largamente politico il suo anche se il Cristianesimo attraeva questi Capi tribù e Re perché il Vangelo vissuto dalla gente e la testimonianza dei santi si dimostrava un pilastro straordinario per costruire una società pacifica e prospera e per unificare i popoli nella concordia e nel progresso civile e sociale. E Clodoveo era particolarmente devoto alla testimonianza di san Martino di Tours vissuto un secolo prima. Infatti la gente che rifletteva, che aveva responsabilità, era convinta che il Cristianesimo fosse la forza che apriva il futuro ai loro popoli. Ne sei ancora convinto tu oggi? Sembra che stiamo crollando sotto il peso della Storia e degli scandali nella Chiesa. Siamo sfiduciati e rassegnati. San Martino è morto nel suo letto ma credeva alla Risurrezione di Cristo e ha dato la sua vita fino all’estremo delle sue forze. I problemi non gli mancavano! Infatti la sua ultima fatica è stata di risanare una lite grave tra preti (che dava scandalo ai semplici come ricorda il Vangelo di oggi). E molti di questi primi evangelizzatori, laici, preti vescovi o re, hanno pagato col martirio il loro zelo per il Vangelo. Grazie a loro si sono gettate le fondamenta dell’Europa, una formidabile comunione spirituale e culturale di popoli prima antagonisti.
Quindi tocca a noi oggi l' "hypomonè" (il su-portare, portare su) dei nostri tempi, delle nostre situazioni. E mentre il generale di un esercito già sconfitto chiacchiera nel suo ufficio, il soldato che combatte nella trincea ha i piedi nel fango e nel freddo. Chiediamo a san Martino di Tours (è stato pioniere in tanti modi, battezzato da un altro santo e Padre della Chiesa, Ilario di Poitiers, ha fondato il primo monastero in Europa, quello di Ligugé – tutti luoghi che conosco bene) di accettare con gioia e convinzione di combattere anche noi nella trincea per fondare i nuovi tempi che si annunciano. Gioia e convinzione perché Cristo è lo stesso ieri oggi e sempre, perché è stato costituito Signore in forza della risurrezione dai morti, e perché consapevoli dei peccati dei cristiani, annunciamo in umiltà che il Dio nel quale crediamo è Misericordia.
Papa Giovanni Paolo II chiese: Francia cosa hai fatto del tuo battesimo? E indicò nella carità di san Martino il vero fondamento del Cristianesimo francese. Ho scoperto con gioia sorpresa questa mattina che ben dodici città della Campania hanno san Martino come patrono principale. Se è per l’irradiazione della sua testimonianza di carità è veramente un segno eccellente per tutti noi.

Prima Lettura   Sap 1, 1-7
La sapienza è uno spirito che ama l’uomo. Lo spirito del Signore riempie la terra.
Dal libro della Sapienza
Amate la giustizia, voi giudici della terra,
pensate al Signore con bontà d’animo
e cercatelo con cuore semplice.
Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova,
e si manifesta a quelli che non diffidano di lui.
I ragionamenti distorti separano da Dio;
ma la potenza, messa alla prova, spiazza gli stolti.
La sapienza non entra in un’anima che compie il male
né abita in un corpo oppresso dal peccato.
Il santo spirito, che ammaestra, fugge ogni inganno,
si tiene lontano dai discorsi insensati
e viene scacciato al sopraggiungere dell’ingiustizia.
La sapienza è uno spirito che ama l’uomo,
e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti,
conosce bene i suoi pensieri
e ascolta ogni sua parola.
Lo spirito del Signore riempie la terra
e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 138
Guidami, Signore, per una via di eternità.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra. 

Canto al Vangelo 
  Fil 2, 15 
Alleluia, alleluia.

Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.

Vangelo   Lc 17, 1-6
Se sette volte ritornerà a te dicendo: Sono pentito, tu gli perdonerai.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».  

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