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lunedì 21 agosto 2023

C'È DAVVERO UNA GRANDE CONFUSIONE NELLA CHIESA? 1/2


La meravigliosa Aula Nervi totalmente 
deformata usando un obiettivo grandangolo,
diventa una testa di serpente. Ecco il
segno che la Chiesa cattolica sta al servizio
 di Satana! Sò forti questi qua!

"C'è grande confusione nella Chiesa, come non mai, guardo i segni dei tempi e ascolto i messaggi della Madonna, che dicono 
un po' dappertutto che viviamo un tempo catastrofico, mai conosciuto prima!" mi diceva un amico.

Abbondano anche nel nostro tempo “messaggi celesti” e ansie nelle persone, riecheggiate da moltissime altre, e spesso abilmente sfruttate da personaggi senza scrupoli. Non c'è dubbio che viviamo tempi non facili. Ma è davvero una novità? Prima andava tutto bene?

L’elenco delle prove interne ed esterne subite dalla Chiesa nel corso della sua Storia bimillenaria è infinito. E, ogni volta, si constata una grande lentezza della Chiesa stessa, intesa come corpo, come clero e popolo nel suo insieme, a darvi risposta. Sono sempre le piccole minoranze, i santi, che salvano gli altri. Per cui non conviene forse stare calmi e sereni, pur lottando e soffrendo? Non è forse cosa migliore imparare la lezione del Vangelo e della Storia che chi ascolta il Papa, con calma e intelligenza, e gli obbedisce, è salvo, al sicuro? 

Ma non sarà inutile ricordare alcuni momenti difficili della Chiesa per comprendere che non c'è nessun motivo di agitarsi, ma bensì c'è grande motivo di convertirsi e di tenersi stretti alla Madre Chiesa che, come sappiamo è composta di peccatori - infatti ne facciamo parte io e te!

La Chiesa comincia con una catastrofe totale, un fallimento che non sarebbe mai dovuto accadere: “Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole” (Luca 24, 19), santo, buono, innocente, invece di essere protetto da Dio e trionfare visibilmente, di “manifestarsi al mondo” (vedi Gv 14,22) finisce come l’uomo più fallito della Storia. E in questo fallimento c'è tutta l’infedeltà dei suoi numerosi discepoli, anche quelli più intimi. Non è cosa da poco. Eppure quell’avventura "risorge" e si estende con potenza. Chiaramente “risorge” perché i suoi discepoli sono convinti che il Maestro è davvero risorto, in carne e ossa, glorificato, e che, vivo, costituito Signore, giudice dei vivi e dei morti, li accompagna, e riescono a convincere anche altri che sono a loro volta talmente convinti da affrontare persecuzioni e morte, come Stefano e tanti altri. Sono talmente convinti che, fuggendo dalla persecuzione, non si rinchiudono nella paura ma annunciano la Buona Notizia nei luoghi dove sono fuggiti. Chissà se esistono altre spiegazioni, ma la spiegazione più logica a questo comportamento umanamente strano, è che “davvero il Signore è risorto, ed è apparso a Simone!” ( Luca 24, 34). È difficile dare un’altra spiegazione ragionevole. 

E allora, nella luce della Risurrezione comprendono la Parola che Gesù aveva detto: “Guardate di non allarmarvi, perché deve avvenire (guerre, rivoluzioni, carestie, terremoti, segni grandiosi nel cielo, moltissimi falsi profeti…), ma non è ancora la fine". (Matteo 24,6). Certo, “molti ne resteranno scandalizzati, e si tradiranno e odieranno a vicenda. .. per il dilagare dell'iniquità, si raffredderà l'amore di molti. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato". (Matteo 24, 10.12-13). Il candore di san Pietro ci sorprende! “Carissimi, non meravigliatevi della persecuzione che, come un incendio, è scoppiata in mezzo a voi per mettervi alla prova, come se vi accadesse qualcosa di strano”. (1 Pietro 4, 12). Gesù aveva dovuto sembrare un po' insopportabile a Pietro e agli altri quando liquidava le situazioni più incresciose con un semplice: "perché hai dubitato, uomo di poca fede?" "che è successo? non avete ancora fede?". Ma ecco che Pietro imita il Maestro, diventa insopportabile anche lui: "embè? che c'è di strano?" Vallo a dire ai devoti delle nostre parrocchie! La verità è che quando ti tocca, sorprende sempre, e fa comunque male. Ma predicare la croce come condizione normale e guardarla dovrebbe far parte della vita di ogni pastore e di ogni credente. La croce gloriosa, della gloria della risurrezione, della nostra adozione a figli di Dio, ma sempre la croce, umanamente brutta, nera, umiliante, che uccide.

Ma poi, come continua questa storia? Lo vediamo al prossimo post. 


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