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mercoledì 16 agosto 2023

NON VI ENTRERAI! - PERCHÉ DIO È COSÌ DURO CON MOSÈ? / Mercoledì XIX sett. T.O., dispari, San Rocco, 16 agosto 2023.


Mosè ha portato fino alla fine "il giogo troppo pesante" per introdurre il popolo di Dio nella Terra che il Signore aveva promesso. Eppure cade la sentenza: “ma tu non vi entrerai!”. La vede solo da lontano.

Perché questa durezza di Dio nei confronti di un servo esemplare? Gli ebrei nella loro riflessione sapienziale comprendono che Mosè è morto “del bacio di Dio”. Non è la Terra, pur essendo un dono meraviglioso, prezioso sopra tutti, ma Dio stesso la ricompensa, la felicità che può colmare il cuore dell’uomo. Questo ci invita a chiederci cosa scegliamo, se abbiamo già deciso nel nostro cuore di cercare Dio innanzitutto. “Dio solo!”.

Il luogo della tomba di Mosè rimane sconosciuto. Gli uomini imparino ad adorare solo il Dio vivente. La religione rivelata è un monoteismo assoluto. Ed è una lotta immane togliere dal cuore del popolo la tendenza a cercare idoli. Nel mondo antico i re e i sovrani si fanno considerare divinità, anche nella Roma Repubblicana degli ultimi secoli gli Imperatori si fanno rendere culto come a divinità dopo la loro morte. Ci vuole un taglio deciso per imporre un Dio unico, trascendente, di cui non si può fare alcuna immagine o statua, non comparabile all’uomo e a nessun essere creato, animale o inanimato. Ancora oggi lottiamo contro l’idolatria latente nei credenti.

Eppure l’uomo, nella religione ebraica, ha un’importanza enorme in particolare attraverso la profezia, il parlare in nome di Dio, senza bisogno di auscultare le viscere di un animale o con formule particolari, come i maghi, gli indovini che pullulano nel mondo di allora….  Anche oggi, dopo che la rivelazione cristiana ha aiutato a liberare la ragione dell’uomo, l’ateismo riporta con forza, maghi, superstizioni, adorazione degli elementi creati, senza comprendere la dignità dell’uomo redento e incorporato nella Chiesa, della comunità fondata su Cristo: “se non ascolterà neanche la comunità…. tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo … Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.

In Cristo vero Dio e vero Uomo, abbiamo sia il Dio unico e trascendente, sia l'uomo rivestito della dignità di figlio di Dio.


Prima Lettura   Dt 34, 1-12  Mosè morì in quel luogo, secondo l’ordine del Signore. Non è più sorto un profeta come lui.

Dal libro del Deuteronòmio

In quei giorni, Mosè salì dalle steppe di Moab sul monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gerico. Il Signore gli mostrò tutta la terra: Gàlaad fino a Dan, tutto Nèftali, la terra di Èfraim e di Manasse, tutta la terra di Giuda fino al mare occidentale e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. Il Signore gli disse: «Questa è la terra per la quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: “Io la darò alla tua discendenza”. Te l’ho fatta vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!».

Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo, nella terra di Moab, secondo l’ordine del Signore. Fu sepolto nella valle, nella terra di Moab, di fronte a Bet-Peor. Nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba. Mosè aveva centoventi anni quando morì. Gli occhi non gli si erano spenti e il vigore non gli era venuto meno. Gli Israeliti lo piansero nelle steppe di Moab per trenta giorni, finché furono compiuti i giorni di pianto per il lutto di Mosè.

Giosuè, figlio di Nun, era pieno dello spirito di saggezza, perché Mosè aveva imposto le mani su di lui. Gli Israeliti gli obbedirono e fecero quello che il Signore aveva comandato a Mosè.

Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè, che il Signore conosceva faccia a faccia, per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nella terra d’Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutta la sua terra, e per la mano potente e il terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 65   Sia benedetto Dio: è lui che ci mantiene tra i viventi.

Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».

Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini. Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. A lui gridai con la mia bocca, lo esaltai con la mia lingua.

 

Canto al Vangelo   2 Cor 5,19  Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

Vangelo   Mt 18, 15-20  Se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.

In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.

In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».


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