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domenica 6 agosto 2023

LA FELICITÀ ESISTE! / Festa della Trasfigurazione. Domenica 6 agosto 2023.


Qualcuno mi diceva di un amico comune: “mi rimprovera di essere gioioso, con tutti i problemi che ci sono nel mondo e soprattutto nella Chiesa: questa confusione, questi scandali…”. 
Come se oggi ci fosse un periodo mai visto prima nella Chiesa. Quanti episodi di confusione, di divisioni, anche sanguinose, di scismi e di scandali nella storia della Chiesa!...  Eppure la Chiesa ha continuato perché Gesù è il Signore, è il suo fondatore e l’accompagna.

La festa della Trasfigurazione ci conferma che Dio è la Gioia, la Pace, la Vita e la Speranza, e che stare con Lui porta Pace. Pietro e gli altri due, dimenticano tutto accanto alla manifestazione della divinità di Gesù e godono di questo benessere al punto di voler rimanere il più possibile senza pensare a sé. Basta vivere alla presenza di Gesù trasfigurato per avere felicità piena.

Ma Pietro che, colpito profondamente da questa esperienza, la ricorda anni dopo nel brano che proclamiamo oggi, al momento della passione e crocifissione di Gesù, scappa come tutti gli altri. Gli mancava una fede matura. 

Chiediamo in questa festa una fede matura. La fede matura è quella che descrive questo testo, attribuito a Papa Francesco:  “Ogni volta che vado in un Santuario Mariano, mi piace “guadagnare tempo” guardando e lasciandomi guardare dalla Madre, chiedendo la fiducia del bambino, del povero e del semplice, che sa che lì c'è sua madre e che può mendicare un posto nel suo grembo. E nel guardarla, ascoltare, sento che mi dice ancora una volta come all’indio Juan Diego :”Che c'è figlio mio, il più piccolo di tutti? Che cosa rattrista il tuo cuore? Non sono forse qui io, io che ho l’onore di essere tua madre?”. Guardare Maria è tornare a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. In lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti”.


Prima Lettura  Dn 7,9-10.13-14  La sua veste era candida come la neve.

Dal libro del profeta Daniele

Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto. 


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 99  Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.

Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Perché tu, Signore, sei l’Altissimo su tutta la terra, eccelso su tutti gli dèi.     


Seconda Lettura  2 Pt 1,16-19  Questa voce, noi l'abbiamo udita scendere dal cielo.

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.

Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.

E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.  


Canto al Vangelo   Mt 17,5c  Alleluia, alleluia. Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. Alleluia.

Vangelo  Mt 17,1-9  Il suo volto brillò come il sole.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».

All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.

Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti». 


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