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martedì 11 gennaio 2022

UN COMANDAMENTO NUOVO, DATO CON AUTORITA' / martedì 1a sett. T.O., pari.

 


Con uno spaccato di vita quotidiana del Santuario di Silo continua la storia esemplare di Anna. Lei chiede piangendo al Signore un figlio, senza cercare di attirare l’attenzione su di sé. Ma il sacerdote Eli, una persona molto umana anche se si rivelerà debole, è attento al decoro del Tempio e alla gente. Egli, impulsivamente, la giudica ubriaca (mica è la prima volta che succede a qualche pellegrino!) e la rimprovera. Di fronte all’umiltà di questa donna e al suo dolore, egli si associa alla sua preghiera. E funziona!!: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà”. (Matteo 18,19 s). Nascerà Samuele.

L’episodio evangelico nella sinagoga di Cafarnao è più eclatante. Gesù stupisce tutti col suo insegnamento (che appare) nuovo e autorevole. E il demonio non lo sopporta, si sente stanato e reagisce brutalmente.

La prima conclusione è che delle preghiere, delle prediche, delle spiegazioni, delle immaginette, dei messaggi pii con scritto “massima diffusione a tutti i tuoi contatti su Facebook”, delle pacche sulla spalla, delle confessioni dove conta tanto trovare un orecchio compiacente per potersi sfogare, delle prime comunioni e dei battesimi, … (l’elenco è infinito e abbraccia tutta l’attività della Chiesa) fatti dagli scribi e dalla gente, il demonio se ne fa un baffo. Può rimanere tranquillamente nella sinagoga, nella parrocchia, nel gruppo, nella comunità, nella vita delle persone, indisturbato. Con Gesù le cose cambiano.

Gesù dice realmente cose nuove? Oppure con lui il comandamento antico diventa nuovo perché prende corpo e gli occhi di tutti cominciano ad aprirsi? (1 Gv 2, 7-8; 2 Gv 4-6).

Come fare allora per portare questo comandamento nuovo? L’unica soluzione è chiedere al Signore ogni giorno la conversione, obbedire al comandamento, mettersi a sua disposizione come semplice e nudo strumento.

 

Prima Lettura   1 Sam 1, 9-20
Il Signore si ricordò di Anna ed ella partorì Samuèle.

Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni Anna si alzò, dopo aver mangiato e bevuto a Silo; in quel momento il sacerdote Eli stava seduto sul suo seggio davanti a uno stipite del tempio del Signore. Ella aveva l’animo amareggiato e si mise a pregare il Signore, piangendo dirottamente. Poi fece questo voto: «Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo».
Mentre ella prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. Le disse Eli: «Fino a quando rimarrai ubriaca? Smaltisci il tuo vino!». Anna rispose: «No, mio signore; io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogando il mio cuore davanti al Signore. Non considerare la tua schiava una donna perversa, poiché finora mi ha fatto parlare l’eccesso del mio dolore e della mia angoscia».
Allora Eli le rispose: «Va’ in pace e il Dio d’Israele ti conceda quello che gli hai chiesto». Ella replicò: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». Poi la donna se ne andò per la sua via, mangiò e il suo volto non fu più come prima.
Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore, tornarono a casa a Rama. Elkanà si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei. Così al finir dell’anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, «perché – diceva – al Signore l’ho richiesto».  

Salmo Responsoriale 
  1 Sam 2,1.4-8 
Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.

Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.

L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.

Canto al Vangelo  
  1 Ts 2,13
Alleluia, alleluia.
Accogliete la parola di Dio
non come parola di uomini,
ma, qual è veramente, come parola di Dio.
Alleluia.

Vangelo
    Mc 1, 21-28
Gesù insegnava come uno che ha autorità.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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