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lunedì 10 gennaio 2022

INIZIO DEL CAMMINO, VOCAZIONI / Lunedì I sett. T.O., pari.

 


 Il Tempo Ordinario degli anni pari inizia con la storia di Anna, mamma di Samuele: la sua vocazione è il matrimonio, la maternità. Ma è una sofferenza continua per la sua sterilità, aggravata dalla presenza della seconda moglie, lei feconda ma forse non amata, comunque gelosa. Questa rivalità incrociata si rivela un tormento profondo per tutt’e due. Eppure rimanendo fedele alla sua vocazione crocifissa e malgrado la sua debolezza, Anna, appoggiata a Dio, darà ad Israele e a tutti noi il grande profeta Samuele. Prima della vocazione di Samuele c'è la vocazione crocifissa della sua mamma.

Anche nel Vangelo questo primo giorno del Tempo ordinario ci parla di vocazioni. Gesù è venuto per chiamare i peccatori a salvezza. Come si salvano i peccatori? Innanzitutto essendo chiamati. Non ci si può chiamare da soli. Dio ama tutti e vuole salvare tutti, ma per ognuno ha un tempo e un luogo, un modo. Poi, camminando dietro a Gesù. Se lui chiama mi devo alzare, devo lasciare, devo accettare di essere guidato. Come non posso darmi la vocazione (quella che mi piace), così non posso viverla senza lasciarmi guidare. E per guidarmi Gesù interviene nella mia storia, nel mio cuore, ma tutto questo me lo può confermare solo la Chiesa. Se non credi nella Chiesa, sarai guidato solo da te stesso e il maligno sarà veloce a prendere il controllo dei tuoi pensieri, delle tue decisioni. Invece “Ubi fides, ibi libertas” “Dove c'è fede, c'è libertà” (sant’Ambrogio). La fede mi dona la libertà, non per vivere secondo la carne, ma la libertà che dona Gesù attraverso la mia obbedienza. Tanti chiedono aiuto a Gesù, ma solo perché egli realizzi la loro volontà, il loro progetto, perché li aiuti a non uscire da sé stessi, a non lasciare. Rimangono nella morte. La vocazione è anche missione. La chiamata raggiunge un'aspirazione profonda del cuore: Dio ci vuole felici. Così si salvano i peccatori.

Gesù chiama per primi quattro pescatori. Questo è molto significativo per la Chiesa intera, che è la barca di Pietro, chiamata ad andare al largo, a “pescare pesci” finora sconosciuti, ad evangelizzare in luoghi anche infidi e a non rimanere nel recinto. Ma i dodici non saranno tutti pescatori. Nessuno stato, sociale, culturale, di sesso, … può determinare o impedire la vocazione al Vangelo, alla santità e alla missione. La salvezza è una libera chiamata gratuita di amore da parte di Dio.

 

Prima Lettura   1 Sam 1, 1-8
La sua rivale affliggeva Anna perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. 

Dal primo libro di Samuèle
C’era un uomo di Ramatàim, un Sufita delle montagne di Èfraim, chiamato Elkanà, figlio di Ierocàm, figlio di Elìu, figlio di Tocu, figlio di Suf, l’Efraimita. Aveva due mogli, l’una chiamata Anna, l’altra Peninnà. Peninnà aveva figli, mentre Anna non ne aveva.
Quest’uomo saliva ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti a Silo, dove erano i due figli di Eli, Ofni e Fineès, sacerdoti del Signore.
Venne il giorno in cui Elkanà offrì il sacrificio. Ora egli soleva dare alla moglie Peninnà e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. Ad Anna invece dava una parte speciale, poiché egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. La sua rivale per giunta l’affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo.
Così avveniva ogni anno: mentre saliva alla casa del Signore, quella la mortificava; allora Anna si metteva a piangere e non voleva mangiare. Elkanà, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli». 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 116 
A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme. 

Canto al Vangelo
    Mc 1,15
Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è vicino, dice il Signore:
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.

Vangelo
   Mc 1, 14-20
Convertitevi e credete nel Vangelo.

Dal vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
 

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