Davide contro Golia e Gesù contro tutti. Due situazioni difficilissime dove si rischia la vita.
Davide sa discernere le buone armi, preferendo le sue di pastore che sa usare
bene, e non il prestigio di un vero armamento, privilegio di pochi allora tra gli israeliti (vedi 1 Sam 13, 19-22). Ma la fionda era un'arma efficace, molto usata e stimata nelle guerre antiche. Soprattutto Davide confida nel Dio d'Israele. Come tutti, ma la fede del giovane Davide è superiore a quella degli altri in Israele e
più intima. In quel tempo, la guerra è vista come
una lotta tra divinità. Anche i Filistei attribuiscono la vittoria di Davide al
suo Dio e fuggono davanti a Lui.
Nella sinagoga, Gesù ha contro di sé tutti i difensori dell’ordine, pronti a castigare ogni abuso. Preferiscono che un uomo perda l’occasione di guarire dal suo handicap purché trionfi la loro
interpretazione della legge. Gesù, come sempre, riporta i precetti al loro fondamento.
Essi dicono: "è lecito o no?"... Gesù risponde: "in principio"… Principio è l’amore di Dio, principio è il cuore dell’uomo. «È lecito in giorno di
sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?» Ed essi,
riportati al duplice principio, a Dio e al loro cuore, tacevano.
Prima
Lettura 1 Sam 17, 32-33. 37.
40-51
Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la
pietra.
Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d’animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d’armi fin dalla sua adolescenza». Davide aggiunse: «Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell’orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Ebbene va’ e il Signore sia con te».
Davide prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la fionda e si avvicinò al Filisteo.
Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell’aspetto. Il Filisteo disse a Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. Poi il Filisteo disse a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche».
Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d’Israele, che tu hai sfidato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani».
Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta contro il Filisteo. Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s’infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra.
Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra, colpì il Filisteo e l’uccise, benché Davide non avesse spada. Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 143
Benedetto il Signore, mia roccia.
Benedetto
il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.
Mio
alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido,
colui che sottomette i popoli al mio giogo.
O Dio,
ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l’arpa a dieci corde,
a te, che dai vittoria ai re,
che scampi Davide, tuo servo, dalla spada iniqua.
Canto al Vangelo Cf Mt 4, 23
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
Vangelo Mc 3, 1-6
E' lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una
mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per
accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in
mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare
del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli
tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse
all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui
per farlo morire.
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