Gesù è in preghiera dopo il suo
battesimo. Egli sapeva che il battesimo di Giovanni non era il dono definitivo
di Dio, e di non averne bisogno, come glielo aveva confermato Giovanni
Battista stesso: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e
tu vieni da me?». (Matteo 3,14). Il suo è
un gesto di umiltà e di solidarietà con noi, per camminare in mezzo al popolo che
si prepara alla redenzione. Poteva prendere con leggerezza il
battesimo appena ricevuto, subito “fare fraternità” con la gente e invitare
“a fare i buoni”, proporre una festa in semplicità o qualcosa del genere. Forse
lo fa in seguito. Ma non subito. Prima la preghiera. Il suo punto di
riferimento è Dio. Prima che Maestro – e lo è – egli è il Servo e il Figlio. Gesù
è contemplativo in ogni circostanza, non lascia andare a vuoto nessuna Parola (1
Samuele 3,19), sa che ogni Dono ha la sua importanza per cui bisogna
ringraziare e scrutare. Su questo abbassamento e questa donazione totale a Dio, scende in modo stabile lo Spirito.
Il Curato d’Ars spiegava che “noi sacerdoti non diventiamo santi perché
non riflettiamo (a ciò che facciamo, a ciò che abbiamo tra le mani, a davanti a
chi ci troviamo)”. A chi si lamentava delle proprie distrazioni san Carlo
Borromeo raccomandava di non esporre al vento la scintilla che il Signore aveva
acceso durante la Messa, ma di proteggerla
col raccoglimento, il silenzio, affinché possa diventa fiamma viva (vedi l’Ufficio delle Letture di S. Carlo Borromeo, 4 novembre). Ma forse
c'è ancora altro.
Qualcuno era rimasto molto colpito da Giovanni
Paolo II alla fine del Sinodo sui laici: era l’unico ad interessarsi agli ultimi
interventi dell’ultimo giorno, prendendo appunti, mentre gli altri erano distratti,
già proiettati verso le loro diocesi, i prossimi impegni. Quel membro del Sinodo vedeva in questo una squisita carità. Ma una riflessione di papa
Francesco apriva un’altra dimensione. Nel suo primo incontro con Giovanni
Paolo II durante un suo viaggio in America Latina, era stato colpito dall'attenzione del Papa che era convinto che Dio si manifestasse in incontri o fatti ritenuti secondari secondo il
programma stabilito e l’importanza ufficiale delle persone. Tali sono i veri
contemplativi.
Come vivi la Messa? Come vivi il battesimo del tuo figlio,
del tuo nipote, del tuo figlioccio? Conta di più il vestito, il regalo e la
festa o la trasformazione da essere umano a figlio di Dio e l’impegno ad
educare questo bambino nella fede? Gesù, solo con il battesimo di acqua di Giovanni
Battista, pregava, raccolto.
Prima
Lettura Is 40,1-5.9-11
Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno.
Dal libro del profeta Isaia
«Consolate,
consolate il mio popolo - dice il vostro Dio. - Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta la sua colpa è scontata, perché
ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati».
Una
voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la
strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle
siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso
in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme
la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce
con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non
temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio
viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il
premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il
gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce
dolcemente le pecore madri».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 103
Benedici il Signore, anima mia.
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.
Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.
Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
Seconda Lettura Tt 2,11-14; 3,4-7
Signore ci ha salvato con un 'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini
e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo
mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza
e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù
Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e
formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere
buone. Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore
per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma
per la sua misericordia, con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito
Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo,
salvatore nostro, affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella
speranza, eredi della vita eterna.
Canto al Vangelo Cf Lc 3,16
Alleluia, alleluia.
Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni;
egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
Alleluia.
Vangelo Lc 3,15-16.21-22
Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.
Dal vangelo
secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si
domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti
dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui
non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito
Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il
battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo
Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo:
«Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
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