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mercoledì 5 gennaio 2022

IL CRISTIANESIMO E' UN INCONTRO / 5 Gennaio.

 


Gesù incontra Filippo, Filippo trova Natanaele e lo porta da Gesù. Questo Vangelo mette in evidenza due aspetti fondamentali.

Il primo è che il cristianesimo non è una filosofia, non è essenzialmente una morale, non è un’ideologia o un partito politico, non è un insieme di riti sacri, o un metodo di preghiera, né un metodo di sviluppo personale. Il cristianesimo è un incontro con una persona viva, Gesù di Nazareth. Era così durante la sua vita terrena e lo è oggi. Purtroppo non mancano nella Chiesa le persone che hanno recepito la fede come un metodo per stare meglio e risolvere i problemi, oppure come un insieme di pratiche e riti, quando non un partito politico per difendere i “valori cristiani” o un loro progetto personale.

Il secondo aspetto è che Natanaele, nei confronti di Gesù, passa da uno scetticismo palese a un entusiasmo forse esagerato. In pratica, pur essendo da apprezzare per la sua sincerità, egli dimostra anche la sua fragilità. Parlando dell’Esodo un rabbino faceva notare come era singolare che un popolo si gloriasse pubblicamente di antenati che erano stati ridotti in schiavitù, umiliati e incapaci di liberarsi da soli. Questa caratteristica continua pienamente nel cristianesimo con il ricordo molto chiaro delle debolezze, degli errori e dei peccati di coloro che saranno poi le guide. Lo stesso Gesù, come messaggero di Dio, fa una fine scandalosa per le aspirazioni maturali dell’uomo. Avrebbe dovuto scendere dalla croce per essere credibile e proporre la via della croce ai suoi seguaci appare incauto, controproducente.

 

Prima Lettura   1 Gv 3, 11-21
Noi siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 99 
Acclamate il Signore, voi tutti della terra.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione. 

Canto al Vangelo   

Alleluia, alleluia.

Un giorno santo è spuntato per noi:
venite, popoli, adorate il Signore,
oggi una grande luce è discesa sulla terra.
Alleluia.

Vangelo
   Gv 1, 43-51
Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». 

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