La messe è molta. |
“La messe è molta!”…
Siamo tentati
di non credere a questa Parola oggi. Signore, non più. Ma Gesù dice: “Andate: ecco, vi mando come agnelli in
mezzo a lupi; non portate borsa,…” Invece
difficilmente usciamo dal recinto delle pecore, quando non siamo “pettinatori
di pecore, quelle poche, sempre le stesse”
come dice il Papa. Certo, il rischio di uscire dal recinto è di essere criticato. Quando il Papa va incontro a tutti gli uomini
di buona volontà per la pace, pecore di dentro (ma sono pecore dell’ovile di Gesù come l’hanno compreso gli apostoli e in particolare Paolo, Timoteo, Tito? Non me ne vogliano se lo chiedo) dicono: questo
è un Papa islamico! Quando va incontro a fratelli e sorelle cristiani credenti in Gesù e nel suo Vangelo, ecco che queste stesse pecore lo
accusano di essere eretico e luterano.
Signore aiutaci a guardare questo mondo senza
speranza oltre la vita terrena, non per vedere nemici ma una messe abbondante, troppo
abbondante per i pochi operai che siamo, i pochi operai che abbiamo formato. Troveremo spine, un gregge con chi ci attaccherà e noi
dovremo essere come agnelli confidando nella tua protezione e nel tuo aiuto.
Come fare? Ecco le condizioni: Essere inviati. Lo siamo
dal nostro stesso battesimo, ma anche esplicitamente dalla Chiesa. Andare. Andare
senza nulla. Essere testimoni. Confidare nello Spirito Santo che è spirito di forza, carità e prudenza. Non vergognarci di dare testimonianza al Signore
nostro. Non scandalizzarci di soffrire per il Vangelo.
La missione ha sempre la stessa dinamica, e lo stesso
potere. Anche nelle prime missioni gli apostoli e i settantadue possono guarire
gli ammalati e cacciare i demoni. Ma è molto chiaro che le missioni prima della
Pentecoste sono molto più semplici come contenuto: si annuncia il Regno di Dio che
sta per manifestarsi aprendo i cuori e ridestando la speranza. Invece, dopo, in
particolare con l’arrivo dei pagani alla fede, bisogna annunciare il Mistero
nascosto nei secoli e ora rivelato, il modo come Dio ha realizzato le sue
promesse in Gesù Cristo crocifisso e risorto e ha effuso la Vita tramite il
dono del suo Spirito, ma bisogna anche accompagnare e sostenere la crescita nella
santificazione, formare, insegnare a discernere i falsi profeti, le vere e le false
ispirazioni e gli spiriti che non vengono dal Signore…
Da frate partecipavo a missioni popolari. Una festa
meravigliosa, poi andavamo via. Qualcuno riflettendo diceva: “noi pratichiamo
una paternità irresponsabile. Annunciamo, generiamo alla vita cristiana e
abbandoniamo”
Prima Lettura 2 Tm 1,1-8
Mi ricordo della tua schietta fede.
Dalla seconda Lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e
secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio
carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù
Signore nostro.
Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura,
ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. Mi tornano alla
mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di
gioia. Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna
Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante
l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di
timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare
testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con
la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Oppure:
Tt 1,1-5
A Tito, mio vero figlio nella medesima fede.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo a Tito
Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che
Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un’autentica
religiosità, nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni
da Dio, il quale non mente, e manifestata al tempo stabilito nella sua parola
mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore –,
a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da
Cristo Gesù, nostro salvatore.
Per questo ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine in quello che rimane
da fare e stabilisca alcuni presbìteri in ogni città, secondo le istruzioni che
ti ho dato.
Salmo
Responsoriale Dal Salmo 95
Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.
Cantate
al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate
di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Date
al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Dite
tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Canto al Vangelo
Lc 4,18
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.
Vangelo Lc
10,1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e
li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque
il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi
mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e
non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il
regno di Dio”».
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