Visualizzazioni totali

mercoledì 26 gennaio 2022

PERCHE' NON CREDO CHE LA MESSE E' MOLTA? / Santi Timoteo e Tito, Apostoli, 26 gennaio.

 

La messe è molta.


“La messe è molta!”… Siamo tentati di non credere a questa Parola oggi. Signore, non più. Ma Gesù dice:Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa,…” Invece difficilmente usciamo dal recinto delle pecore, quando non siamo “pettinatori di pecore, quelle poche, sempre le stesse” come dice il Papa. Certo, il rischio di uscire dal recinto è di essere criticato. Quando il Papa va incontro a tutti gli uomini di buona volontà per la pace, pecore di dentro (ma sono pecore dell’ovile di Gesù come l’hanno compreso gli apostoli e in particolare Paolo, Timoteo, Tito? Non me ne vogliano se lo chiedo) dicono: questo è un Papa islamico! Quando va incontro a fratelli e sorelle cristiani credenti in Gesù e nel suo Vangelo, ecco che queste stesse pecore lo accusano di essere eretico e luterano.

Signore aiutaci a guardare questo mondo senza speranza oltre la vita terrena, non per vedere nemici ma una messe abbondante, troppo abbondante per i pochi operai che siamo, i pochi operai che abbiamo formato. Troveremo spine, un gregge con chi ci attaccherà e noi dovremo essere come agnelli confidando nella tua protezione e nel tuo aiuto.

Come fare? Ecco le condizioni: Essere inviati. Lo siamo dal nostro stesso battesimo, ma anche esplicitamente dalla Chiesa. Andare. Andare senza nulla. Essere testimoni. Confidare nello Spirito Santo che è spirito di forza, carità e prudenza. Non vergognarci di dare testimonianza al Signore nostro. Non scandalizzarci di soffrire per il Vangelo.

 

La missione ha sempre la stessa dinamica, e lo stesso potere. Anche nelle prime missioni gli apostoli e i settantadue possono guarire gli ammalati e cacciare i demoni. Ma è molto chiaro che le missioni prima della Pentecoste sono molto più semplici come contenuto: si annuncia il Regno di Dio che sta per manifestarsi aprendo i cuori e ridestando la speranza. Invece, dopo, in particolare con l’arrivo dei pagani alla fede, bisogna annunciare il Mistero nascosto nei secoli e ora rivelato, il modo come Dio ha realizzato le sue promesse in Gesù Cristo crocifisso e risorto e ha effuso la Vita tramite il dono del suo Spirito, ma bisogna anche accompagnare e sostenere la crescita nella santificazione, formare, insegnare a discernere i falsi profeti, le vere e le false ispirazioni e gli spiriti che non vengono dal Signore…

Da frate partecipavo a missioni popolari. Una festa meravigliosa, poi andavamo via. Qualcuno riflettendo diceva: “noi pratichiamo una paternità irresponsabile. Annunciamo, generiamo alla vita cristiana e abbandoniamo”

 

Prima Lettura  2 Tm 1,1-8

Mi ricordo della tua schietta fede.

Dalla seconda Lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.

Oppure:  Tt 1,1-5
A Tito, mio vero figlio nella medesima fede. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un’autentica religiosità, nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni da Dio, il quale non mente, e manifestata al tempo stabilito nella sua parola mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore –, a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.
Per questo ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine in quello che rimane da fare e stabilisca alcuni presbìteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato.

   

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 95
Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. 

 

Canto al Vangelo 

Lc 4,18

Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

  

Vangelo  Lc 10,1-9

La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”». 

 

Nessun commento:

Posta un commento