Il Re Saul - Guercino, particolare. |
Dio sceglie Saul e sceglie anche Levi il pubblicano.
Il primo ha tutto per piacere al popolo che cerca sicurezza. Appartiene alla tribù
più piccola – così da non spaventare le altre tribù – suo padre ha fama di
coraggio e forza, lui stesso è altissimo e forte, bello. Matteo che avrà una missione molto più importante di Saul non ha nessuna di queste qualità. Colpisce invece come dei
discepoli scelti da Gesù non vengano notate le loro qualità fisiche, esteriori,
ma solo eventuali caratteristiche morali e caratteriali.
Oltre alla libertà di Dio nel chiamare, oltre alle qualità
adatte per tale o tale altro ruolo (non tutti possono fare tutto, anche nella
Chiesa), è chiaro che tra Saul e Gesù si affina la dimensione spirituale della
lotta di Dio per la salvezza del suo popolo. E, chiamando Levi, Gesù mette in
luce una caratteristica fondamentale della Buona Notizia: Dio non vuole un
corpo scelto, né discepoli già santi, ma è venuto a chiamare tutti alla sua
amicizia e alla conversione. Dopo mille anni di cammino spirituale con i
profeti e le innumerevoli lezioni della Storia, in particolare quella
dell’Esilio, questa caratteristica di Gesù scandalizza profondamente molti che
con forte senso morale, lottano per la preservazione dei valori dell’Alleanza.
Ma anche dopo duemila anni di Chiesa, in cui ogni membro dovrebbe chiamarsi "Dio mi ha fatto misericordia", membro di una comunità fondata sul battesimo di conversione, questa caratteristica
fa molta fatica ad essere accolta pacificamente.
Prima
Lettura 1 Sam 9, 1-4.10.17-19: 10,1
Ecco l’uomo di cui il Signore ha detto: costui reggerà il mio
popolo.
Dal primo libro di Samuèle
C’era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio di Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, un Beniaminita, uomo di valore. Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c’era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo.
Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono, e Kis disse al figlio Saul: «Su, prendi con te uno dei domestici e parti subito in cerca delle asine».
Attraversarono le montagne di Èfraim, passarono al territorio di Salisà, ma non le trovarono. Si recarono allora nel territorio di Saalìm, ma non c’erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e non le trovarono.
Quando Samuèle vide Saul, il Signore gli confermò: «Ecco l’uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo».
Saul si accostò a Samuèle in mezzo alla porta e gli chiese: «Indicami per favore la casa del veggente». Samuèle rispose a Saul: «Sono io il veggente. Precedimi su, all’altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente.
Di buon mattino, al sorgere dell’aurora, Samuèle prese l’ampolla dell’olio e la versò sulla testa di Saul.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 20
Signore, il re gioisce della tua potenza!
Signore,
il re gioisce della tua potenza!
Quanto esulta per la tua vittoria!
Hai esaudito il desiderio del suo cuore,
non hai respinto la richiesta delle sue labbra.
Gli
vieni incontro con larghe benedizioni,
gli poni sul capo una corona di oro puro.
Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa,
lunghi giorni in eterno, per sempre.
Grande
è la sua gloria per la tua vittoria,
lo ricopri di maestà e di onore,
poiché gli accordi benedizioni per sempre,
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Canto al Vangelo Lc 4,18
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.
Vangelo Mc 2,13-17
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed
egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco
delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano
a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo
seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e
i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai
pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico,
ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
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