S. Francesco di Sales. |
Davide, guidato dalla sua fede, è stato abile a
conquistare la stima delle tribù e a unirle dietro di lui. Con un atto di
guerra, egli stabilisce la sua capitale a Gerusalemme, la roccia di Sion,
abitata dai Gebusei, che diventa la Città di Davide. La lettura di oggi termina
così: “e il Signore, Dio degli eserciti, era con
lui”.
Mi
viene una domanda: quante guerre fece Davide? Tante! Erano altri tempi, anche se
il Dio degli eserciti che lo accompagna, gli rimprovererà di averne fatto qualcuna
di troppo. Quante guerre ha fatto Gesù che rivela la vera natura del Dio della Pace?
Nessuna. Non ha usato le armi che usano gli uomini e ha invitato a non usarle. Ultima
domanda: Quante guerre hanno fatto i cristiani? Molte. Non tutte di difesa, e spesso
strumentalizzando Dio e i valori cristiani, facendo al messaggio evangelico un
danno enorme.
Noi cristiani, non siamo arrivati e dobbiamo
camminare col Vangelo verso il Regno di Dio incarnato, realizzato, in Gesù
Cristo. Il pericolo più diffuso e pericoloso nella Chiesa attualmente è la “mondanità”
che può giungere all’estremo della bestemmia contro lo Spirito Santo che
denuncia Gesù oggi. Essa consiste nell’attribuire a Satana le parole e azioni
del nostro Salvatore. La “mondanità” annacqua il messaggio
evangelico e le sue esigenze, ritenendolo impraticabile nel nostro tempo,
per cui deve essere sostituito da una sapienza più realista e amica del mondo, giustificando
i peccati e le mancanze dei cristiani e della Chiesa. Il risultato è che si cerca
Dio ma, in realtà, si cerca innanzitutto se stessi e il successo mondano.
Il Patriarca greco cattolico ucraino, Sviatoslav
Shevshuk, in una intervista del 17 gennaio scorso, riflettendo sulla “difesa
dei valori cristiani” operata dal governo russo, fa notare che “siamo noi, come
Chiese e cristiani, a dover fare il lavoro noi stessi, vivere i valori cristiani
noi stessi, e impedire i politici di predicare l’idea cristiana nel mondo moderno,
perché essi la offuscheranno in un modo o in un altro. Siamo discepoli di Cristo,
e il nostro santo compito è di portare all’uomo moderno la pienezza della luce del
Vangelo di Cristo”(mia traduzione. Tutta l’intervista si può
leggere qui: Head
of the UGCC Russias geopolitical considerations are based on values that differ
from Christian postulates.).
In un tempo in cui la Chiesa duramente ferita si difendeva anche con l'arma della inquisizione e delle condanne, Dio faceva crescere nuovi carismi per portare il vangelo della sua tenerezza e della sua misericordia all'umanità. San Francesco di Sales scelse sopra ogni cosa la via della mitezza.
Prima
Lettura 2 Sam 5, 1-7. 10
Tu pascerai il mio popolo.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”». Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Davide aveva trent’anni quando fu fatto re e regnò quarant’anni. A Ebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi e a Gerusalemme regnò trentatré anni su tutto Israele e su Giuda.
Il re e i suoi uomini andarono a Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano in quella regione. Costoro dissero a Davide: «Tu qui non entrerai: i ciechi e gli zoppi ti respingeranno», per dire: «Davide non potrà entrare qui». Ma Davide espugnò la rocca di Sion, cioè la Città di Davide.
Davide andava sempre più crescendo in potenza e il Signore, Dio degli eserciti, era con lui.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 88
La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui.
Un
tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:
«Ho portato aiuto a un prode,
ho esaltato un eletto tra il mio popolo.
Ho
trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.
La
mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Farò estendere sul mare la sua mano
e sui fiumi la sua destra».
Canto al Vangelo 2 Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il Salvatore nostro Gesù Cristo ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Mc 3,22-30
Satana è finito.
Dal
Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è
posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare
Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in
piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi.
Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in
piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima
non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e
anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito
Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
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