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domenica 2 gennaio 2022

IL PROLOGO DI SAN GIOVANNI E L'ATTUALITA' DEL CRISTIANESIMO / II Domenica di Natale

 


Il Prologo di Giovanni appare complicato a molti, lontano dalla vita. Preferiamo i racconti di Luca e di Matteo con Gesù bambino. Ma san Giovanni parla dell’esperienza fatta con Gesù, e chi ha fatto un esperienza simile si riconosce in queste parole. Il Signore desidera che raggiungiamo una fede matura. Molto spesso invece preferiamo visioni più facili, più alla nostra portata. Ma i frutti possono lasciare delusi.

Vedendo un servizio sul XIX arrondissement, un quartiere interno di Parigi città ma della zona nordest difficile, mi hanno colpito particolarmente due frasi dette da abitanti del posto impegnati nel volontariato: “L’enfant roi (espressione francese che indica il metodo educativo di permettere tutto ai bambini, accontentando tutti i loro desideri senza imporgli alcun limite o disciplina) non ha dato buoni risultati: vediamo che la delinquenza inizia sempre più giovane, e così anche l’evasione scolastica”. “Per aiutarci non hanno fatto parlare  gente del quartiere, ma piuttosto sociologi, psicologi, intellettuali, artisti, tutta gente lontana dalla nostra realtà.”

"L'enfant roi" è un'ideologia diffusissima, totalmente contraria ai principi del cristianesimo. Dove sono stati i cristiani nella generazione in cui queste idee hanno preso piede? Ho ammirato la generosità di questi giovani e adulti che spendono la propria vita nel proprio quartiere da volontari. Sapendo che nulla è facile, mi sono chiesto se tra loro c'erano cristiani. Da tempo si parla di irrilevanza sociale e culturale del Cattolicismo in Francia. Eppure la fede cristiana dando un orizzonte più ampio e vero, promettendo una ricompensa infinita, potrebbe motivare gli sforzi e le aspirazioni di queste persone emarginate, dar loro una vita migliore e un potenziale straordinario fin da adesso. Perché “in Lui è la vita e la luce vera che illumina ogni uomo”.

Purtroppo anche in Francia, molti tra i pochi che si riconoscono come cristiani sono persone buone, ma tanto più attaccate alle tradizioni religiose in quanto non hanno più nulla da dire al mondo di oggi, non hanno la capacità di esprimere la loro fede in modo incisivo.

 

Prima Lettura  Sir 24, 1-4. 8-12, neo-vulg. 24,1-4.12-16
La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Siràcide

La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode

e tra i benedetti è benedetta, mentre dice:
«Allora il creatore dell'universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse:
"Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti" .
Prima dei secoli, fin dal principio,
egli mi ha creato, per tutta l'eternità non verrò meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità,
nell'assemblea dei santi ho preso dimora».

 
Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 147
Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

 

Celebra il Signore, Gerusalemme,

loda il tuo Dio, Sion,

perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
 

Egli mette pace nei tuoi confini

e ti sazia con fiore di frumento.

Manda sulla terra il suo messaggio:

la sua parola corre veloce.

 

Annuncia a Giacobbe la sua parola,

i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.

Così non ha fatto con nessun'altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.
 
Seconda Lettura  Ef 1, 3-6. 15-18

Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Perciò anch'io 
[Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.

Canto al Vangelo   Cf 1 Tm 3,16
Alleluia, alleluia.

Gloria a te, o Cristo, annunziato a tutte le genti;
gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.
Alleluia.

   

Vangelo  Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal vangelo secondo Giovanni  

[ In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta. 
]

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità. 
]

Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».

Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.  
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

 

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