Esdra predica al popolo a Gerusalemme. |
Le letture di oggi sono veramente adatte alla memoria di san Girolamo: Annunciare il Regno di Dio, in forma elementare ma con tutta la potestà, che dà perfino il diritto di scuotere i sandali contro chi non accetta l’annuncio! Ma soprattutto dal libro di Esdra quella meravigliosa celebrazione della Parola in chiave penitenziale che però si conclude nella gioia: avete errato, avete ritrovato la Parola di Dio e quindi la guida, mangiate, fate festa, perché la gioia del Signore è la vostra forza! Straordinario!
Mi colpisce un particolare: “si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore”.
Siamo abituati ad inginocchiarci davanti al tabernacolo, all’Eucaristia al momento della consacrazione, davanti a cose sacre. Ma qui, dov’è il Signore? Il popolo si inginocchia davanti a niente! Il Signore è presente in mezzo a loro perché c'è stata una convocazione e si sono radunati nel suo Nome, perché la Parola di Dio è stata letta dall’alba fino a mezzogiorno e spiegata… Egli è presente nella benedizione che Esdra eleva a Lui! È presente in tutti questi elementi insieme. Presenza viva di Dio, presenza viva ed efficace del suo Verbo.
E noi benediciamo san Girolamo che ha dato la vita per
farci ricevere la Parola di Dio nel modo più accurato possibile, affrontando lo
studio di una lingua che non gli piaceva, l’ebraico, spesso
tentato di abbandonare ma sempre riprendendo la sua fatica, perché ignorare la Parola
di Dio è ignorare Cristo, e non conta essere religiosi o meno, ma adorare il
Vero Dio, non come i farisei ai quali san Paolo rende “infatti loro testimonianza che hanno zelo
per Dio, ma non secondo una retta conoscenza;” (Romani 10,2).
Prima
Lettura Ne 8,1-4.5-6.7-12
Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il
popolo rispose: Amen, amen!
Dal libro di Neemìa
In quei giorni, tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore.
La
legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I
precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il
timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più
preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
Canto al Vangelo Mt 1,15
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 1-12
La vostra pace scenderà su di lui.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due
davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque
il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi
mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e
non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il
regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite
sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è
attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il
regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata
meno duramente di quella città».
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