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martedì 7 settembre 2021

DA LUI USCIVA UNA FORZA CHE GUARIVA TUTTI! / martedì XXIII sett. T.O., dispari.

 


“Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti” dalle malattie fisiche, psicologiche, dai demoni che tormentavano duramente! Dove c'è Gesù, Dio è presente, e c'è pienezza di vita.

La folla cercava di toccare Gesù. Non era necessario, come mostra il Centurione con una fede superiore a quella di tutti gli israeliti. Ma il toccarlo è l’espressione della fede della folla, anche se meno matura. Il Signore ci ha dato i sacramenti per poter toccare ed essere toccati.

Chi ha fatto esperienza del tocco di Cristo e della salvezza in lui, vive “sovrabbondando nel rendimento di grazie (eucaristia)!”. Ma questa esperienza può essere minacciata. Paolo parla di avversari della Buona Notizia che "vogliono fare loro preda i credenti", usando qualsiasi cosa da anteporre a Gesù Cristo e alla conoscenza di lui. Invece Dio è la sorgente assoluta, Cristo è l’Unico Salvatore, l’Unico Mediatore tra Dio e gli uomini. San Paolo menziona la minaccia della filosofia. La filosofia in sé è buona, ragionare è necessario. Ma quando le mie idee o anche gli schemi di un altro diventano criterio di giudizio del Vangelo, capovolgo tutti i valori. Papa Francesco lo ha ricordato di recente alla Chiesa tedesca affermando che sociologismi e psicologismi non possono salvare, anzi, allontanano dal Vangelo, mentre la psicologia e la sociologia possono essere strumenti al servizio dei credenti. San Paolo parla anche di vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana e menziona poi la circoncisione che alcuni ritenevano condizione indispensabile per essere cristiani. Qualcosa del genere si ripresenta in questi giorni con quanti sono legati alla Messa come si celebrava prima del Concilio al punto di non obbedire alla Chiesa, di criticare il Papa e, per qualcuno, al punto di lasciare la Chiesa. Ma poi ci sono tanti modi di mettere mentalità personali o di gruppo, abitudini e tradizioni al di sopra di Cristo e del Vangelo. Anche quando una tradizione è buona in sé non deve mai essere messa al di sopra di Cristo. “Nulla anteporre a Cristo” ha detto san Benedetto, nemmeno la regola che egli aveva scritto guidato dallo Spirito Santo.

Per poter godere a pieno della “forza che guariva tutti” e comunicarla agli altri, devo invece  “essere matita nelle mani del Signore” come Madre Teresa, o ancora “svuotarmi dell’Io e del Mio, per riempirmi di Dio” come diceva don Adolfo L’Arco, di felice memoria. "Il Mio" possono essere tutte le cose dette sopra, ai quali bisogna chiaramente aggiungere i soldi, la roba. E "l’Io"? Cerchiamo noi stessi in tutte le cose. Ogni resistenza all’obbedienza a Dio o a chi lo rappresenta, è segno che sono ancora pieno di me. Anche voler essere più perfetti per potersi sentire al sicuro, compiacersi dei propri progressi, o anche parlare a lungo e in dettaglio dei propri difetti così che mi occupo di me stesso sotto veste di umiltà, questo è essere pieni di se stessi. Trovo adesso questa frase di Madre Teresa: "Se ci preoccupiamo troppo di noi stessi non avremo tempo per gli altri".

 

Prima Lettura  Col 2, 6-15
Con Cristo Dio ha dato vita anche a voi, perdonandoci tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 144
Buono è il Signore verso tutti.

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. 

Canto al Vangelo  Gv 15,16 
Alleluia, alleluia.

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 6, 12-19
Passò tutta la notte pregando e scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.

Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

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