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domenica 5 settembre 2021

EFFATA', APRITI / XXIII Dom. T.O. B

 


Gesù viene a liberarci. Fisicamente se necessario (e non vuole farlo sapere) ma soprattutto spiritualmente, dandoci la gioia di una vita felice nella fede. Infatti, in ogni battesimo, la Chiesa riprende il gesto di Gesù che guarisce un sordomuto (Vangelo di oggi), dicendo rivolto al bambino: Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua parola, e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre.”.

Chiediamo al Signore di aprire i nostri orecchi alla sua Parola, e di professare a chiara voce la nostra fede. Ma io ho fede! Al punto di convertire tutti quelli che stanno attorno a te? Certo, dice san Paolo, all’amministratore basta essere fedele. Anche Gesù non ha convertito Giuda come avrebbe sperato. Ma attorno a Lui si è acceso un fuoco d’Amore che dura ancora, generando martiri e santi anche in questo ultimo mezzo secolo dopo il Concilio.

Ma la verità è che la maggior parte della gente, anche col Covid, non cerca più in Dio la risposta ai suoi interrogativi esistenziali. O per lo meno non lo cerca nella Chiesa. E se la Chiesa non attira più, forse è perché è diventata sale senza sapore!?!? Come fare allora? Il punto di riferimento per rigenerare la Chiesa non potrà mai essere il passato di 50 o 100 anni fa, di cui si è nostalgici “quando il popolo aveva tanta fede”, ma l’ascolto della Parola. La Chiesa riparte sempre dalla Parola di Dio, correggendo così gli errori del passato, incarnando il Vangelo eterno (che non cambia) nella cultura e i problemi del momento presente ,( che possono essere diversi da quelli del passato).

 

Prima Lettura   Is 35, 4-7
Si schiuderanno gli orecchi dei sordi, griderà di gioia la lingua del muto.

Dal libro del profeta Isaia
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta, la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d'acqua.

Salmo Responsoriale 
   Dal Salmo 145
Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.  

Seconda Lettura 
  Gc 2, 1-5
Dio non ha forse scelto i poveri per farli eredi del Regno?

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali.
Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?  

Canto al Vangelo
   Cfr. Mt 4,23 
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. Alleluia.

 

 Vangelo   Mc 7, 31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

Dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.

Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

 

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