Ci rispecchiamo
tanto nella figura di Pietro di questa domenica. Gesù chiede con sapienza agli apostoli
chi egli è veramente per loro. Pietro illuminato dallo Spirito Santo confessa che Gesù è il Messia
atteso. Ma pochi minuti dopo egli si ribella alla via della croce che Gesù palesa e Gesù lo rimprovera pubblicamente. Ci sono finezze molto realistiche nei vari
passaggi ma ammiriamo soprattutto la libertà totale di Gesù che con uguale
amore sa rispondere con franchezza alle varie situazioni e può lodare e
rimproverare nel giro di pochi istanti.
Ma Pietro?
Riconoscere il Messia nel Maestro che seguono, è una rivelazione per lui,
una grazia che gli attraversa il cuore. Ma il problema è che Pietro sapeva già chi
doveva essere il Messia, e vuole imporre a Gesù la sua visione. Non
è interiormente disponibile. Ci metterà molto tempo ad abbandonare gli schemi che gli hanno inculcato fin dall'infanzia.
Quanti battezzati
sono convinti di essere cristiani, di sapere chi è Gesù, magari meglio del Papa, di poter insegnare ai preti e
correggerli, e poi di fatto non sono cristiani e non conoscono la via di Dio. Amano
pregare, sono sempre in Chiesa, ma sono chiusi nel loro “pensare secondo gli
uomini e non secondo Dio” e quando l’insegnamento della Chiesa tocca un loro punto
sensibile si ribellano. Quando è la Parola di Dio a toccarli, in
genere non sentono, non gli danno importanza. Questa minaccia è per tutti, non solo per i laici.
Riprendo dall’omelia di papa Francesco di
eri alcune frasi, ma ci farà bene rileggerla tutta (https://www.vatican.va/content/francesco/it/travels/2021/outside/documents/budapest-slovacchia-2021.html):
“Da un lato, c’è la logica di Dio, che è
quella dell’amore umile. La via di Dio rifugge da ogni imposizione, ostentazione
e trionfalismo, è sempre protesa al bene altrui, fino al sacrificio di sé. Dall’altro lato c’è il “pensare secondo gli uomini”: è la logica del mondo,
attaccata all’onore e ai privilegi, rivolta al prestigio e al successo. Qui
contano la rilevanza e la forza, ciò che attira l’attenzione dei più e sa farsi
valere di fronte agli altri.” “La differenza non è tra chi è religioso e chi
no. La differenza cruciale è tra il vero Dio e il dio del nostro io”. “Il
cammino cristiano non è una rincorsa al successo, ma comincia con un passo
indietro, con un decentramento liberatorio, con il togliersi dal centro della
vita. Allora Pietro riconosce che il centro non è il suo Gesù, ma il vero Gesù.”
Prima
Lettura Is 50, 5-9a
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori.
Dal libro del profeta Isaia
Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. È vicino chi mi rende giustizia: chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole?
Salmo Responsoriale Dal Salmo 114
Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.
Amo il Signore, perché
ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di
morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».
Pietoso e giusto è il
Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.
Sì, hai liberato la mia
vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.
Seconda Lettura Gc 2, 14-18
La fede se non è seguita dalle opere in se
stessa è morta.
Dalla
lettera di san Giacomo apostolo
A che serve, fratelli
miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse
salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del
cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e
saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così
anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno
potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le
opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
Canto al Vangelo Gal 6,14
Alleluia, alleluia.
Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
Alleluia.
Vangelo Mc 8, 27-35
Tu sei il Cristo... Il Figlio
dell'uomo dove molto soffrire.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a
Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo:
«La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista;
altri dicono Elia e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi,
chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro
severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto,
ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi,
venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a
rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò
Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma
secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol
venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la
propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
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