“A voi che ascoltate, io dico”… Gesù ci
invita a camminare dietro a lui, quindi a cambiare, ad evolvere nei pensieri, nel
comportamento. Gesù ci dice in greco “metanoete” cioè cambiate profondamente
riconsiderando intimamente giudizi, convinzioni,
perfino valori e che la Bibbia traduce: “convertitevi”. Il Cammino e quindi
il cambiamento è un’esperienza che si realizza nella mia vita guidato dall’ascolto
della Parola. Ma questo cammino è progressivo. Innanzitutto bisogna imparare ad
ascoltare. C'è chi non ascolta perché non
vuole! C'è chi vuole ascoltare sinceramente ma non riesce ancora. Neppure agli Apostoli
Gesù dice tutto subito perché “per
il momento non siete capaci di portarne il peso” (Gv
16,12).
Guardiamo
alla realtà che Gesù propone a chi ascolta: amare i nemici, trattare ben chi ci tratta
male… Come si fa? Impossibile! Ma c'è l’altro punto di vista: “se tutti si comportassero
così, il mondo sarebbe un paradiso!” mi ha detto ancora questa mattina un amico.
Quindi Gesù non vuole imporci dei pesi, un moralismo estenuante, ma ci propone una
vita felice, stupenda. Il problema è che non tutti si comportano in questo modo.
Proprio a questo punto si colloca la fede: se Gesù è risorto e ha vinto la
morte, se è IL SIGNORE, se ha TUTTO nelle mani, senza di lui non posso fare nulla,
ma “tutto posso in colui che mi da forza”,
so che il Signore mi ha liberato dalla morte e mi libererà ancora (vedi 2 Cor
1,10 e 2 Tim 4,18). Anche se soltanto io seguo lui e i suoi insegnamenti, egli mi
proteggerà fino a quando avrò terminato la mia corsa, qualsiasi cosa o persone
in contrario, e questo produce in me una vita di gratitudine, una vita eucaristica.
Fate dunque
in modo che “La parola di Cristo abiti
tra voi nella sua ricchezza.” Non si tratta solo di studiarla, perché la Parola
di Dio non è lettera morta, ma è vita e vita comunitaria, vita ecclesiale: “Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a
vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei
vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga
nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre”.
Prima
Lettura Col 3, 12-17
Rivestitevi della carità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.
Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 150
Ogni vivente dia lode al Signore.
Lodate
Dio nel suo santuario,
lodatelo nel suo maestoso firmamento.
Lodatelo per le sue imprese,
lodatelo per la sua immensa grandezza.
Lodatelo
con il suono del corno,
lodatelo con l’arpa e la cetra.
Lodatelo con tamburelli e danze,
lodatelo sulle corde e con i flauti.
Lodatelo
con cimbali sonori,
lodatelo con cimbali squillanti.
Ogni vivente dia lode al Signore.
Canto al Vangelo 1 Gv 4,12
Alleluia, alleluia.
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
e l’amore di lui è perfetto in noi.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 27-38
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli
che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi
trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti
strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede,
e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se
amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori
amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a
voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se
prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche
i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate
invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la
vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è
benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata,
colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la
quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Nessun commento:
Posta un commento