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sabato 18 settembre 2021

AFFINCHE' VEDENDO NON VEDANO, ASCOLTANDO NON COMPRENDANO! / sabato XXIV sett. T.O., dispari.

 


È paradossale la frase di Gesù: parlo agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.” Dio non vuole la salvezza di tutti? Certo, ma la salvezza esige l’apertura del cuore, il lasciarlo trafiggere. Conoscere la Legge senza aprire il cuore è peggio che non conoscerla affatto. È la radice di ogni clericalismo. La tentazione del clericalismo, del fariseismo, è nel cuore dell’uomo e anche molti laici, purtroppo, aspirano a diventare clericali. Papa Francesco all’Incontro sul tema: “LA RESPONSABILITÀ DI GOVERNO NELLE AGGREGAZIONI LAICALI: UN SERVIZIO ECCLESIALE” (https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2021/9/16/associazioni-fedeli.html) disse:

Tutti noi cristiani siamo sempre in cammino, sempre in conversione, sempre in discernimento.Il primo ostacolo che impedisce di diventare un vero servitore di Dio e degli altri è la “voglia di potere”… C’è poi un altro ostacolo al vero servizio cristiano, e questo è molto sottile: la slealtà. Lo incontriamo quando qualcuno vuol servire il Signore ma serve anche altre cose che non sono il Signore (e dietro ad altre cose, sempre ci sono i soldi). È un po’ come fare il doppio gioco! A parole diciamo di voler servire Dio e gli altri, ma nei fatti serviamo il nostro ego, e ci pieghiamo alla nostra voglia di apparire, di ottenere riconoscimenti, apprezzamenti... Non dimentichiamo che il vero servizio è gratuito e incondizionato, non conosce né calcoli né pretese. Inoltre, il vero servizio si dimentica abitualmente delle cose che ha fatto per servire gli altri”.

Gesù parla in parabole affinché la gente prenda coscienza: “ma io non capisco cosa dice quello!” e si metta in discussione. Se non si mette in discussione è meglio che questa parola scivoli e si perda. Ai discepoli che hanno lasciato tutto e vivono in un clima che li mette sempre in discussione, Gesù può spiegare le parabole.

La domanda per noi è: “vieni a messa tutti i giorni, fai un camino di fede. La Parola di Dio nella tua vita ha portato frutto il cento per uno? Se no, perché?”

Il Vangelo di oggi e il Papa ci offrono tanti spunti per comprendere il perché. E forse non abbiamo mai pensato all’importanza della Parola di Dio per portare frutto, senza fatica. Se zappo tanto la terra, la concimo, ma non semino, tengo il sacco dei semi ma non lo apro, come il mio campo potrà portare frutto? Invece dopo la semina, il seme germoglia e cresce da solo, che il contadino vegli o dorma.

 

Prima Lettura  1 Tm 6, 13-16
Conserva senza macchia il comandamento, fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.   
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 99
Presentatevi al Signore con esultanza.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione. 
 
Canto al Vangelo 
  Lc 8,15
Alleluia, alleluia.

Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.
 
Vangelo  
 Lc 8, 4-15
Il seme caduto sul terreno buono sono coloro che custodiscono la Parola e producono frutto con perseveranza.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché
vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

1 commento:

  1. Non so se ho mai seminato, chiefo al Signore perdono di ogni mio peccato e negligenza.Signore affido tutto il mio essere alla tua misericordia.

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