Nell’indirizzo al vescovo prima di piantare l’albero
di fico dopo la messa che ha celebrato con noi il primo settembre scorso, si è ricordato
la legge nazionale del 29 gennaio 1992 n. 113 che comporta obbligo per il comune
di residenza, se superiore a 15 000 abitanti, di porre a dimora un albero per ogni
neonato a seguito della registrazione anagrafica.
Cosa possiamo fare?
Intanto la Regione Campania ha precisato i termini di questa legge con due leggi regionali. Ecco l’articolo che ne parla sul sito della Regione, nella sezione “Foreste”. Abbiamo quindi diritto all’aiuto del Comune e della Forestale per questa opera di creare un polmone verde per Marano, con tutte le sue ricadute benefiche anche a livello educativo. Leggiamo e diamoci da fare, dialogando e collaborando con le istituzioni.
Foreste
Un albero per ogni neonato e/o minore
adottato
La necessità di ottemperare alle
disposizioni della legge 29 gennaio 1992 n. 113 "Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero
per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica” ha indotto
l’Amministrazione regionale a regolamentare la materia promulgando la Legge regionale 28 dicembre 1992 n. 14, Obbligo per i comuni di residenza di porre a dimora un albero per ogni
neonato e/o minore adottato” pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione
Campania n.53 del 31/12/2002 e successivamente modificata con modificata con la Legge
regionale n. 4 del 15 marzo 2011.
Obbligo per il Comune di residenza
L'obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica, impone alla Amministrazione Comunale l'esigenza di trovare spazi verdi esistenti o superfici nuove adatte ad accogliere le piantagioni arboree. Generalmente le Amministrazioni Comunali destinano a questo scopo apposite aree all'interno di parchi pubblici, scuole, aree verdi attrezzate, oppure nuove aree individuate dai Piani Regolatori per la realizzazione di verde pubblico. Inoltre, comunicano alle famiglie dei bambini interessati il tipo di pianta loro assegnata ed il luogo dove verranno piantate.
Nel giorno prescelto, potrebbero essere
invitati a partecipare alla manifestazione oltre i bambini e le autorità civili
e religiose, anche i genitori per far si che l'evento diventi una vera è
propria festa.
L'area dove vengono piantumati gli
alberi, viene individuata mediante una o più targhe riportante i loghi del
Comune e della Regione nonché la dicitura: "L.R. 14/92 Un albero per ogni
neonato" piante messe a dimora per i neonati e/o minori adottati
nell'anno ….. Al bambino, l'Amministrazione comunale, può consegnare una
pergamena in ricordo dell'evento.
Le piante da mettere a dimora
Considerato che la legge nazionale
affida alle Regioni e alle Province Autonome il compito di specificare le
specie arboree più adatte alle caratteristiche del clima, tipo di terreno e di
paesaggio dei luoghi di competenza, la legge regionale ha individuato la
tipologia di piante da destinare alle finalità della Legge 113/92.
Le specie arboree e arbustive da mettere
a dimora, indicate nell'allegato
1, sono scelte prioritariamente tra
quelle appartenenti alla fascia fito-climatica più appropriata nonché al
paesaggio della località oggetto dell'intervento
Fornitura delle piante
Le piante da mettere a dimora, andranno
richieste gratuitamente alla Regione Campania dal
1°Aprile al 31 dicembre di ciascun anno, utilizzando il modello
richiesta piante che si può ritirare presso ciascun Settore Tecnico
Amministrativo Provinciale delle Foreste (vedi indirizzi), oppure
scaricare su questo sito. A seguito della richiesta, il Settore dopo aver esaminato la disponibilità
del materiale vegetale e le domande pervenute, invia comunicazione
dell'approvazione della domanda specificando la quantità ed il tipo di piante
concedibili.
la piantumazione delle piante
La messa a dimora delle piante, di
norma, viene effettuata nel periodo compreso tra novembre e marzo, cioè nei
mesi più indicati per effettuare tale operazione; in questo periodo di riposo
vegetativo, infatti, è maggiormente garantito l'attecchimento delle diverse
specie utilizzate.
Si utilizzano piante di circa 3-4 anni
d'età, alte da 1,5 a 2 metri. Piante di età e sviluppo maggiore, oltre che
comportare maggiori oneri di trapianto, assicurano minori garanzie di
attecchimento e, a causa della crisi di trapianto, una minore velocità di
accrescimento negli anni successivi. In alcuni casi vengono preferite piante
più piccole, generalmente della stessa età del bambino, affinché le loro
crescite avvengano "idealmente" seguendo lo stesso percorso di vita.
Sul sito c'è anche un elenco delle specie più adatte secondo l'altitudine.
Buongiorno Fra Sereno,vorrei proporre a tutte le parrocchie, un iniziativa che promuova lo sviluppo del verde pubblico, nello specifico con lo slogan adotta un albero, inviterei i cittadini, sostenere L'acquisto e piantumazione di alberi che hanno capacità di purificare L' aria, io credo che, tante persone, sensibili al problema dell'ambiente aderirebbero a tale iniziativa.il primo sarò io. Un saluto da Aniello
RispondiEliminaOttima idea. Puoi venire in parrocchia a parlarne? Hai un terreno disponibile?
RispondiElimina