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domenica 5 settembre 2021

IL 1° SETTEMBRE ABBIAMO PIANTATO UN ALBERO. E ADESSO?

 


Nell’indirizzo al vescovo prima di piantare l’albero di fico dopo la messa che ha celebrato con noi il primo settembre scorso, si è ricordato la legge nazionale del 29 gennaio 1992 n. 113 che comporta obbligo per il comune di residenza, se superiore a 15 000 abitanti, di porre a dimora un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica.

Cosa possiamo fare?

Intanto la Regione Campania ha precisato i termini di questa legge con due leggi regionali. Ecco l’articolo che ne parla sul sito della Regione, nella sezione “Foreste”. Abbiamo quindi diritto all’aiuto del Comune e della Forestale per questa opera di creare un polmone verde per Marano, con tutte le sue ricadute benefiche anche a livello educativo. Leggiamo e diamoci da fare, dialogando e collaborando con le istituzioni.

 

Foreste

Un albero per ogni neonato e/o minore adottato

La necessità di ottemperare alle disposizioni della legge 29 gennaio 1992 n. 113 "Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica” ha indotto l’Amministrazione regionale a regolamentare la materia promulgando la Legge regionale 28 dicembre 1992 n. 14, Obbligo per i comuni di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato e/o minore adottato” pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n.53 del 31/12/2002 e successivamente modificata con modificata con la Legge regionale n. 4 del 15 marzo 2011.

Obbligo per il Comune di residenza

L'obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica, impone alla Amministrazione Comunale l'esigenza di trovare spazi verdi esistenti o superfici nuove adatte ad accogliere le piantagioni arboree. Generalmente le Amministrazioni Comunali destinano a questo scopo apposite aree all'interno di parchi pubblici, scuole, aree verdi attrezzate, oppure nuove aree individuate dai Piani Regolatori per la realizzazione di verde pubblico. Inoltre, comunicano alle famiglie dei bambini interessati il tipo di pianta loro assegnata ed il luogo dove verranno piantate.

Nel giorno prescelto, potrebbero essere invitati a partecipare alla manifestazione oltre i bambini e le autorità civili e religiose, anche i genitori per far si che l'evento diventi una vera è propria festa.

L'area dove vengono piantumati gli alberi, viene individuata mediante una o più targhe riportante i loghi del Comune e della Regione nonché la dicitura: "L.R. 14/92 Un albero per ogni neonato"  piante messe a dimora per i neonati e/o minori adottati nell'anno ….. Al bambino, l'Amministrazione comunale, può consegnare una pergamena in ricordo dell'evento.

Le piante da mettere a dimora

Considerato che la legge nazionale affida alle Regioni e alle Province Autonome il compito di specificare le specie arboree più adatte alle caratteristiche del clima, tipo di terreno e di paesaggio dei luoghi di competenza, la legge regionale ha individuato la tipologia di piante da destinare alle finalità della Legge 113/92.

Le specie arboree e arbustive da mettere a dimora, indicate nell'allegato 1, sono scelte prioritariamente tra quelle  appartenenti alla fascia fito-climatica più appropriata nonché al paesaggio della località oggetto dell'intervento

Fornitura delle piante

Le piante da mettere a dimora, andranno richieste gratuitamente alla Regione Campania dal 1°Aprile al 31 dicembre di ciascun anno, utilizzando il modello richiesta piante che si può ritirare presso ciascun Settore Tecnico Amministrativo Provinciale delle Foreste (vedi indirizzi), oppure scaricare su questo sito. A seguito della richiesta, il Settore dopo aver esaminato la disponibilità del materiale vegetale e le domande pervenute, invia comunicazione dell'approvazione della domanda specificando la quantità ed il tipo di piante concedibili.

la piantumazione delle piante

La messa a dimora delle piante, di norma, viene effettuata nel periodo compreso tra novembre e marzo, cioè nei mesi più indicati per effettuare tale operazione; in questo periodo di riposo vegetativo, infatti, è maggiormente garantito l'attecchimento delle diverse specie utilizzate.

Si utilizzano piante di circa 3-4 anni d'età, alte da 1,5 a 2 metri. Piante di età e sviluppo maggiore, oltre che comportare maggiori oneri di trapianto, assicurano minori garanzie di attecchimento e, a causa della crisi di trapianto, una minore velocità di accrescimento negli anni successivi. In alcuni casi vengono preferite piante più piccole, generalmente della stessa età del bambino, affinché le loro crescite avvengano "idealmente" seguendo lo stesso percorso di vita.

Sul sito c'è anche un elenco delle specie più adatte secondo l'altitudine. 

 

 

2 commenti:

  1. Buongiorno Fra Sereno,vorrei proporre a tutte le parrocchie, un iniziativa che promuova lo sviluppo del verde pubblico, nello specifico con lo slogan adotta un albero, inviterei i cittadini, sostenere L'acquisto e piantumazione di alberi che hanno capacità di purificare L' aria, io credo che, tante persone, sensibili al problema dell'ambiente aderirebbero a tale iniziativa.il primo sarò io. Un saluto da Aniello

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  2. Ottima idea. Puoi venire in parrocchia a parlarne? Hai un terreno disponibile?

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