Non sono riuscito a mettere il video del nostro vescovo che, dopo la messa, sistema fino alla fine il Fico, ma già le foto sono eloquenti e il suo voler non accontentarsi della spalata simbolica è stato un bel segno. Grazie don Mimmo per la celebrazione di ieri e in particolare per questo momento dedicato alla Salvaguardia del Creato.
Ecco sotto le brevi parole di introduzione lette da Rosaria.
Carissimo
don Mimmo,
Il 1
Settembre è la giornata mondiale per la Cura del Creato e la festa dello Sbarco
di san Castrese. Sentiamo la necessità che queste due ricorrenze siano sempre
più intimamente legate nel cuore e nello spirito dei maranesi: culto per il
santo patrono, messaggero di Dio e della Buona Notizia del suo Amore, e Cura
del Creato. Che non si possa più pensare a san Castrese senza rispettare la
Natura, che non si possa più essere devoti di san Castrese e inquinare. Negli
ultimi tempi la nostra comunità vuole rendersi sempre più sensibile al rispetto
per la Natura.
Oggi ti proponiamo di piantare un albero come simbolo della riconciliazione dell’uomo con Dio, con il suo prossimo e con la Natura che Egli ci ha affidato. Speriamo che sia il primo di tanti alberi nuovi a Marano, uno per ogni nato, secondo la legge 113 del 1992… Se troviamo terreni vorremmo piantare un albero per ogni battezzato nella parrocchia.
La scelta
del fico non è casuale. È citato tantissime volte nella Bibbia. Per la frescura
riposante che dona e soprattutto per i suoi frutti deliziosi, assieme alla vite
e all’olivo, è simbolo di pace e di benessere, e, per gli stessi motivi, è
l’albero simbolo della Sapienza. Qualcuno vede nel suo frutto noi cristiani,
popolo di Dio, non tanto belli al di fuori, ma dolcissimi all’interno per la
presenza indefettibile dello Spirito Santo. Il Fico è un albero che sa crescere
in terreni aridi, pietrosi, pur dando frutti abbondanti e stupendi. Possa, con
la tua guida di vescovo e la tua testimonianza, la Sapienza mettere radici
sempre più profonde nel terreno spesso molto duro e arido dei nostri cuori.
Dice il
Cantico: “Il Fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono
fragranza . Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!”.
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