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mercoledì 9 settembre 2020

O BEATITUDINI O MORTE / mercoledì XXIII sett. T.O.

Le Beatitudini generano la gioia.

 Speriamo di essere tutti presi dal fuoco di servire il Regno dei Cieli al punto di far passare ogni altra cosa in secondo piano. Comunque sia, non abbiamo una dimora stabile su questa terra. Moriremo un giorno e forse presto. Sarà sempre troppo presto. La lotta disperata di alcune (e alcuni) per fingere di essere sempre giovani, “eterni” su questa terra, desiderabili sessualmente, genera regolarmente degli orrori, “fatti e rifatti” con la chirurgia estetica, ma rivela anche altro: la disperazione di chi non ha la Vita eterna, di chi è senza Dio.

Oggi l’annuncio delle beatitudini evangeliche ci mette di fronte alla stessa realtà. È vero che il cuore può volgersi spontaneamente verso alcuni valori di Cristo senza porsi nella sua crudezza il dilemma "morte – Vita Eterna". Ma gioire ed esultare quando sono odiato, messo al bando, insultato e disprezzato, infamato, a causa del Figlio dell’uomo o della giustizia, è una dimensione alla quale ci ribelliamo profondamente. Rappresenta una perdita troppo grande sul piano umano, una morte autentica. Solo la fede permette di avere questo sguardo. Non può essere una tattica. È saggio non essere polemico e non sprecare energie in cose meschine. Si dice: “il miglior disprezzo è l’indifferenza!” Ma Gesù parla di altro, parla di una scelta d'amore per l’Amore, di abbandono a Colui che mi ha salvato e dato la Vita, che mi guida attraverso vie non conosciute da me. È una scelta gratuita. È vero che la scelta radicale delle beatitudini ha ricadute benefiche impressionanti sulla vita terrena: salva anime ma salva anche matrimoni, famiglie, comunità e società E GENERA TANTA FELICITA' E GIOIA. Ma, ripetiamo, non può essere una tattica.

Quanto la tua vita sarebbe migliore, diversa se tu vivessi le Beatitudini, “sine glossa”, senza “se” e senza “ma”, senza “fino a che punto” e via dicendo. Ma credi alle Beatitudini? Rifletti bene perché esse sono il marchio di fabbrica di Gesù e dei suoi discepoli. Non c'è cristiano senza adesione alle Beatitudini.

 

Prima Lettura   1 Cor 7, 25-31
Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com’è.
Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 44 
Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate.

Condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra. 
 
Canto al Vangelo 
  Lc 6,23
Alleluia, alleluia.

Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 6, 20-26
Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

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