A scuola, da bambino mi colpì molto Goffredo di Buglione, crociato, che rifiutò di essere re di Gerusalemme perché non voleva una corona d’oro dove Gesù portò una corona di spine! Fu un gesto simbolico forte. Ma solo col Concilio i papi hanno smesso di portare non una, ma tre corone, la “tiara”.
Le derive mondane esistono dall’inizio nella Chiesa perché
sono nel cuore dell’uomo. Ma i cristiani non sono forse persone convertite, che
seguono Cristo? Non sono dei “born again” (nati di nuovo) come dicono gli evangelici?
Un “born again” che se ne compiaceva apertamente era il Presidente Bush Senior.
Fece la guerra da buon cristiano, radunando una santa alleanza contro il
dittatore islamico col pretesto di armi chimiche “le cui prove erano certe”.
Era una bugia maledetta e sanguinaria e Bush lo sapeva…
Il problema è questo: chi sta nella Chiesa è veramente
nato di nuovo? Il contrasto che san Paolo evidenzia tra i fedeli
di Corinto, già sazi, già “ricchi”, già diventati “re”, “sapienti”, “forti”,
onorati, e gli apostoli
è veramente stridente.
Come si fa a nascere di nuovo? Ovviamente, prima bisogna
morire! Dovrei essere così buono e morire come Gesù in croce per i
peccatori? Impossibile. Morire significa invece riconoscere che io ho ucciso!
Riconosco di aver ucciso l’autore e perfezionatore della fede, ho eliminato Colui
che poteva salvarmi, ho condannato Uno che scopro essere mio giudice! Situazione
terrificante! A Pentecoste, Pietro dice alla folla: “voi, per mano di pagani (e questo non alleggerisce la posizione di
chi ascolta perché significa aver consegnato uno del mio popolo al nemico, all’occupante
contaminato con gli idoli!) l’avete
crocifisso e l’avete ucciso. … Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele
che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”.
(Atti 2,23.26). Allora tutti si sentono
trafiggere il cuore. Come potranno salvarsi? Azzerati, annullati,
scoprono con immensa vergogna e dolore di aver sbagliato tutto, e chiedono di essere
guidati. E il Signore con il battesimo, scioglie il terribile senso di colpa che schiaccia e umilia, nell’umiltà spontanea e gioiosa del bambino
appena nato. Più forte è l’esperienza fatta più facile e profondo sarà il
cammino successivo. I discepoli hanno perseverato con Cristo nelle sue prove
(Luca 22,28), e hanno sperimentato tutti il terrore di quei giorni, il potere
della croce di distruggere tutti i legami di fedeltà, di amicizia, e perfino la
speranza riposta in Gesù e nel Regno di Dio (Luca 24,12 ss.). Hanno vissuto dopo
la risurrezione le catechesi di Gesù che “apriva
loro la mente per comprendere le scritture” (Luca 24,45), la fatica della preghiera nel vuoto lasciato
dall’Ascensione… Anche le persone presenti a Gerusalemme il giorno di
Pentecoste hanno vissuto un’esperienza sconvolgente. Ma quei battezzati che non ricordano nulla del loro battesimo, che
sono arrivati al catechismo senza saper fare il segno della croce, che abbandonano
dopo la prima comunione e ricevono la cresima solo pochi mesi prima del
matrimonio, che dei pilastri della vita cristiana scelgono a piacimento cosa osservare
o meno, (ecc.) possiamo certificare che sono convertiti? Neppure avere un impegno in parrocchia significa sempre conversione.
Ma poi, bisogna anche perseverare. Charles de Foucauld e tutti
santi cercavano l’obbrobrio di Cristo, l’ultimo posto come condannati a morte, non riconoscimenti e onori. Dice l’Istruzione “La conversione pastorale della
comunità parrocchiale… “ al n. 23:
Da qui la Chiesa avverte la
necessità di riscoprire l’Iniziazione Cristiana, che genera una vita nuova,
perché inserita nel mistero della vita stessa di Dio. È un cammino infatti che
non conosce interruzione, né è legato solo a celebrazioni o a eventi, perché
non è determinato in primo luogo dal dovere di compiere un “rito di passaggio”,
ma unicamente dalla prospettiva della permanente sequela di Cristo. In questo
contesto, può essere utile impostare itinerari mistagogici che tocchino
realmente l’esistenza[25]. Anche
la catechesi dovrà presentarsi come un continuo annuncio del Mistero di Cristo,
al fine di far crescere nel cuore del battezzato la statura di Cristo (cfr.
Ef 4, 13), attraverso un incontro personale con il Signore della vita.
Prima
Lettura 1 Cor 4, 6-15
Soffriamo la fame, la sete, la nudità.
Soffriamo la fame, la sete, la nudità.
Fratelli, imparate [da me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?
Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca.
Giusto
è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Appaga
il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi.
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi.
Canti
la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.
Canto al Vangelo Gv 14,6
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 1-5
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.
Canto al Vangelo Gv 14,6
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 1-5
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?
Dal
vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
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