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sabato 5 settembre 2020

ALL'ULTIMO POSTO COME CONDANNATI A MORTE / sabato XXII sett. T.O.



A scuola, da bambino mi colpì molto Goffredo di Buglione, crociato, che rifiutò di essere re di Gerusalemme perché non voleva una corona d’oro dove Gesù portò una corona di spine! Fu un gesto simbolico forte. Ma solo col Concilio i papi hanno smesso di portare non una, ma tre corone, la “tiara”.


Le derive mondane esistono dall’inizio nella Chiesa perché sono nel cuore dell’uomo. Ma i cristiani non sono forse persone convertite, che seguono Cristo? Non sono dei “born again” (nati di nuovo) come dicono gli evangelici? Un “born again” che se ne compiaceva apertamente era il Presidente Bush Senior. Fece la guerra da buon cristiano, radunando una santa alleanza contro il dittatore islamico col pretesto di armi chimiche “le cui prove erano certe”. Era una bugia maledetta e sanguinaria e Bush lo sapeva…
Il problema è questo: chi sta nella Chiesa è veramente nato di nuovo? Il contrasto che san Paolo evidenzia tra i fedeli di Corinto, già sazi, già “ricchi”, già diventati “re”, “sapienti”, “forti”, onorati,  e gli apostoli è veramente stridente.
Come si fa a nascere di nuovo? Ovviamente, prima bisogna morire! Dovrei essere così buono e morire come Gesù in croce per i peccatori? Impossibile. Morire significa invece riconoscere che io ho ucciso! Riconosco di aver ucciso l’autore e perfezionatore della fede, ho eliminato Colui che poteva salvarmi, ho condannato Uno che scopro essere mio giudice! Situazione terrificante! A Pentecoste, Pietro dice alla folla: “voi, per mano di pagani (e questo non alleggerisce la posizione di chi ascolta perché significa aver consegnato uno del mio popolo al nemico, all’occupante contaminato con gli idoli!) l’avete crocifisso e l’avete ucciso. … Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. (Atti 2,23.26).  Allora tutti si sentono trafiggere il cuore. Come potranno salvarsi? Azzerati, annullati, scoprono con immensa vergogna e dolore di aver sbagliato tutto, e chiedono di essere guidati. E il Signore con il battesimo, scioglie il terribile senso di colpa che schiaccia e umilia, nell’umiltà spontanea e gioiosa del bambino appena nato. Più forte è l’esperienza fatta più facile e profondo sarà il cammino successivo. I discepoli hanno perseverato con Cristo nelle sue prove (Luca 22,28), e hanno sperimentato tutti il terrore di quei giorni, il potere della croce di distruggere tutti i legami di fedeltà, di amicizia, e perfino la speranza riposta in Gesù e nel Regno di Dio (Luca 24,12 ss.). Hanno vissuto dopo la risurrezione le catechesi di Gesù che “apriva loro la mente per comprendere le scritture” (Luca 24,45),  la fatica della preghiera nel vuoto lasciato dall’Ascensione… Anche le persone presenti a Gerusalemme il giorno di Pentecoste hanno vissuto un’esperienza sconvolgente. Ma quei battezzati  che non ricordano nulla del loro battesimo, che sono arrivati al catechismo senza saper fare il segno della croce, che abbandonano dopo la prima comunione e ricevono la cresima solo pochi mesi prima del matrimonio, che dei pilastri della vita cristiana scelgono a piacimento cosa osservare o meno, (ecc.) possiamo certificare che sono convertiti? Neppure avere un impegno in parrocchia significa sempre conversione.
Ma poi, bisogna anche perseverare. Charles de Foucauld e tutti santi cercavano l’obbrobrio di Cristo, l’ultimo posto come condannati a morte, non riconoscimenti e onori. Dice l’Istruzione “La conversione pastorale della comunità parrocchiale… “ al n. 23:
Da qui la Chiesa avverte la necessità di riscoprire l’Iniziazione Cristiana, che genera una vita nuova, perché inserita nel mistero della vita stessa di Dio. È un cammino infatti che non conosce interruzione, né è legato solo a celebrazioni o a eventi, perché non è determinato in primo luogo dal dovere di compiere un “rito di passaggio”, ma unicamente dalla prospettiva della permanente sequela di Cristo. In questo contesto, può essere utile impostare itinerari mistagogici che tocchino realmente l’esistenza[25]. Anche la catechesi dovrà presentarsi come un continuo annuncio del Mistero di Cristo, al fine di far crescere nel cuore del battezzato la statura di Cristo (cfr. Ef 4, 13), attraverso un incontro personale con il Signore della vita.

Prima Lettura  1 Cor 4, 6-15
Soffriamo la fame, la sete, la nudità.
Dalle lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, imparate [da me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?
Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 144
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi.
Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.

Canto al Vangelo 
  Gv 14,6
Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

Vangelo  
 Lc 6, 1-5
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?
Dal vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». 

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