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sabato 19 settembre 2020

COME IMPEDIRE AL DEMONIO DI RUBARE LA PAROLA DI DIO? / San Gennaro, 19 settembre.


 Ancora una felice corrispondenza tra le letture e la figura del santo del giorno. San Gennaro, giovane e forte testimone di Cristo, responsabile della comunità dei cristiani, ha accolto in sé la Parola di Dio e, a sua volta, l’ha seminata, innaffiata e curata. Egli splende oggi associato al Risorto e ci invita a lottare per rimanere nella luce e nella conoscenza del Signore Gesù, sicuri della vittoria.

San Paolo continua il discorso sulla Risurrezione dei credenti, essenziale per il senso della vita umana. Oggi del Vangelo mi colpisce particolarmente i semi caduti lungo la strada. Come sappiamo sono coloro che hanno ascoltato la Parola di Dio, ma poi viene il diavolo e la porta via dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Hanno ascoltato ma sono rimasti chiusi. Cosa possiamo fare? Aprire il cuore è una grazia e una decisione estremamente libera. In questo non possiamo fare nulla. Ma possiamo impedire al demonio di venire e la Parola di Dio approfitterà della prima pioggia sul terreno per prendere radice.

Come? Pregare per chi è “strada”. “Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza”. (Giac 5:16). Diffondere la verità: il demonio è maestro di menzogna e di confusione, e da pena vedere quanti giornali e siti web, ecc., si ricopiano l'un l'altro senza verifica e diffondono notizie false, in particolare sulla Chiesa e il Papa. Per me che lo ascolto e conosco un po’ il Vangelo è un segno ulteriore che egli è la guida giusta, ma per chi è immerso nelle voci del mondo questi attacchi creano danno. Ultimamente ho letto un articolo “Cinque cose che deve fare assolutamente il Papa”. Di queste cinque cose papa Francesco ne aveva già fatte almeno tre! Un altro giornalista molto conosciuto, A. S., in questi giorni  canzonava questo Papa che "certamente un giorno parlerà di Dio!" Un consiglio: legga il Papa e anche il Vangelo e si accorgerà sia che papa Francesco parla di Dio, sia che parla come il Vangelo. Ma il dramma è che la gente ascolta in televisione A.S. e non legge papa Francesco e sopratutto non legge e non medita il Vangelo. Come diffondere la verità? Innanzitutto conoscendola. E poi parlandone, con “paressia”, con franchezza. Ma il vescovo Gennaro e la sua comunità hanno diffuso la verità sopratutto vivendola, essendo una realtà nella Società. La realtà, i fatti sono spesso incompresi e anche travisati, ma rimangono. Gennaro è stato una Parola di Dio da vivo, poi  seminata nei solchi della Storia per germogliare ancora. Purtroppo, anche se la sua voce non è stata soffocata, il demonio si accanisce anche dopo il martirio contro questo seme, rubandolo, facendo diventare un Testimone di Cristo solo un pupazzo che dispensa le grazie, una “faccia gialla”, o un’occasione di preoccupazione e di ricchezze di questo mondo con il suo Tesoro e gli interessi che girano attorno come abbiamo visto ultimamente. È inevitabile, mi dirai, ma è inquinamento del Vangelo. Benedico papa Francesco e chi lo aiuta di aver deciso di controllare le infiltrazioni della malavita nelle processioni religiose. Dove ci sono, queste infiltrazioni sono tentacoli che arrivano fin nel cuore delle persone e delle parrocchie.

 

Prima Lettura  1 Cor 15,35-37.42-49 È seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore. Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere. Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.
Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti. E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.  
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 55
Camminerò davanti a Dio nella luce dei viventi.

Si ritireranno i miei nemici,
nel giorno in cui ti avrò invocato;
questo io so: che Dio è per me.

In Dio, di cui lodo la parola,
nel Signore, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?

Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,
perché hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei piedi dalla caduta.

Canto al Vangelo 
  Lc 8,15
Alleluia, alleluia.

Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.

Vangelo  
 Lc 8, 4-15
Il seme caduto sul terreno buono sono coloro che custodiscono la Parola e producono frutto con perseveranza.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché
vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.   

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