“Nessuno si
illuda”… “La sapienza di questo mondo è
stoltezza davanti a Dio” … “i progetti dei sapienti sono vani”
San Paolo non esitava nella sua valutazione della
società e quindi dell’ambiente nel quale erano cresciuti i cristiani di
origine pagana. Perché questo è il problema: aiutare i cristiani a distaccarsi
dalle loro mentalità e abitudini precedenti e a cercare solo in Cristo le
ragioni del vivere e i punti di riferimenti del pensare. Quanto questo lavoro è necessario
oggi! A volte è più difficile nella misura in cui uno crede di essere stato
educato in una mentalità cristiana. Bisogna essere ancora più attenti nel discernimento
e andare fino alla radice! De-costruire per ricostruire in un secondo tempo.
Nel brano di oggi Paolo non attacca il paganesimo come
religione, ma la pretesa dell’intelligenza, molto cara ai greci, di raggiungere
la verità. E lui dice che la verità è la croce di Cristo, è la sua umiliazione,
il cercare l’ultimo posto, il dare la vita gratuitamente senza cercare
ricompensa o tornaconto in questo mondo, perché conta l’essere come Dio, non il
successo terreno, conta il Padre tuo che vede nel segreto. Tutto il resto è
stoltezza, perdita di tempo e grande pericolo spirituale. Senza la grazia, l'intelligenza non arriva alla croce!
Infatti i cristiani di Corinto, ancora entusiasti
dell’incontro con Cristo e coscienti di far parte di un’era nuova che spunta come
un’aurora per tutta l’umanità, sono però ancora impregnati della mentalità
del mondo e la trasportano all’interno della Chiesa. E san Paolo li mette in
guardia: “rinnega tutto questo e fatti stolto per essere davvero sapiente!”
Questa “stoltezza” dell’amore di Dio offre però
immediatamente frutti stupendi: Dio mi accoglie come figlio, non mi ha mai
giudicato e non mi giudica. Chi mi guida è un servo anche lui e un fratello. A condizione
di essere di Cristo. E Cristo è il santo Servo di Dio. Devo appoggiarmi alla sua
parola. Pietro ha toccato con mano questi frutti quando si è appoggiato alla parola
di Gesù contro la sua sapienza ed esperienza di pescatore, quando si è fatto
stolto: ha fatto una pesca miracolosa e la sua vita è cambiata. Questo avvenimento lo ha toccato nel profondo del suo cuore: «Signore, allontànati da me, perché sono
un peccatore»
Prima
Lettura 1 Cor 3, 18-23
Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Fratelli, nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 23
Del Signore è la terra e quanto contiene.
Del
Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi
potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli
otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo Mt 4,19
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo Mt 4,19
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
Vangelo Lc
5, 1-11
Lasciarono tutto e lo seguirono.
Lasciarono tutto e lo seguirono.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
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