Gesù guarisce un uomo dalla mano inaridita di sabato. - J. Tissot. |
San Paolo sanziona come grave caso di
immoralità uno che convive con la vedova di suo padre (Levitico 18,8. Leggere tutto
il capitolo. Vd Diritto canonico § 1092 - 1094). Gesù infrange formalmente il
divieto di lavorare (guarire) di sabato. Queste due letture esaltano in modo
diverso la libertà voluta da Dio per l’uomo. È uno dei principi basilari del
Cristianesimo: “Cristo
ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi
imporre di nuovo il giogo della schiavitù”.( Gal 5:1). In quel giorno
“chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Atti 2,21)
dice san Pietro nel soffio della Pentecoste che dilata a dismisura gli orizzonti:
“Accade invece quello che predisse il profeta Gioele: Negli ultimi
giorni, dice il Signore, Io effonderò
il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie
profeteranno, i vostri giovani avranno
visioni e i vostri anziani faranno dei sogni…” (Atti 2,17). Sì, Cristo ci salva gratuitamente. La Legge è fatta per l’uomo, non l’uomo per la
Legge. Al di sopra di ogni cosa sta la Carità, il Bene delle anime.
Infatti comprendiamo molto facilmente
la problematica di Gesù in giorno di sabato: cosa è lecito, salvare una vita o
sopprimerla? Un giorno di festa e di gioia che ricorda all’uomo la sua dignità
di figlio di Dio deve essere imbrigliato dai divieti oppure sostenuto da riti
che esaltano questa dignità e libertà? Forse è più difficile comprendere il brano
di Paolo. In esso la libertà cristiana che egli difende con forza in ogni circostanza
si evidenzia dal fatto che la comunità di Corinto se ne vanta con orgoglio. Hanno
capito che è un aspetto fondamentale della vita in Cristo. Infatti, mentre perfino
i pagani non accettano che uno vada a letto con la donna del proprio padre, loro
dicono: “siccome siamo liberi in Cristo, che male c'è”? Hanno capito bene l’importanza
della libertà in Cristo, ma hanno capito male perché si è liberi rispettando e non
travolgendo la natura. Dio ha creato con ordine per la nostra felicità e chi va
contro quest’ordine va contro se stesso e gli altri. Dopo il Concilio di Gerusalemme
che apre le porte della Chiesa ai pagani san Paolo ne divulga le decisioni. Quelle
che servivano a non urtare la sensibilità degli ebrei trovatisi di colpo dei
pagani a loro fianco, pian piano Paolo fa comprendere che sono relative, e cadono
in disuso. Quelle che riguardano la verità dell’uomo invece, egli lotta per
mantenerle.
Prima
Lettura 1 Cor 5, 1-8
Togliete via il lievito vecchio. Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Togliete via il lievito vecchio. Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Fratelli, si sente dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto un’azione simile!
Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione. Nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati voi e il mio spirito insieme alla potenza del Signore nostro Gesù, questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore.
Non è bello che voi vi vantiate. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 5
Guidami, Signore, nella tua giustizia.
Tu non
sei un Dio che gode del male,
non è tuo ospite il malvagio;
gli stolti non resistono al tuo sguardo.
non è tuo ospite il malvagio;
gli stolti non resistono al tuo sguardo.
Tu hai
in odio tutti i malfattori,
tu distruggi chi dice menzogne.
Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta.
tu distruggi chi dice menzogne.
Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta.
Gioiscano
quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine.
Proteggili, perché in te si allietino
quanti amano il tuo nome.
Canto al Vangelo Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 6-11
Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
esultino senza fine.
Proteggili, perché in te si allietino
quanti amano il tuo nome.
Canto al Vangelo Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 6-11
Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
Dal
vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
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