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martedì 1 maggio 2018

PRIMO MAGGIO: INIZIAMO BENE IL MESE DI MARIA! / martedì V° sett. Pasqua



Iniziamo oggi il mese di Maria e, per 31 giorni, le presenze alla messa feriale e ai gruppi di rosario raddoppiano. Il primo giugno tutto ritornerà come prima. È buono usare di “tempi forti” e, anche se il Tempo Pasquale vale molto di più oggettivamente di un tempo mariano, il sentirsi attratto dalla Preghiera alla Vergine Maria è normale e sano.
Il problema è di sapere con quale spirito vengo a questo mese di maggio…  Vengo con il cuore pronto alla conversione? oppure vengo per tradizione soltanto, per sentirmi più bravo perché riuscirò anche questo anno a “fare il fioretto”, perché cerco grazie…, oppure sono disponibile alla Grazia con la quale mi sarà dato tutto il resto in sovrappiù?
Le letture di oggi ci mettono in guardia contro alcuni ostacoli al cammino della conversione: la maldicenza e la compiacenza per essa. Dal fervore per il miracolo operato da Paolo, quelli di Listra passano alla persecuzione. Quelli che non hanno creduto alla Buona Notizia sono preoccupati da queste novità portate dagli apostoli e accolte da alcuni dei loro concittadini. Prestano allora volentieri l’orecchio a quei forestieri giudei che parlano male di Barnaba e Paolo. Ma gli ebrei non sono anche loro contrari agli idoli e agli usi pagani? Non sono anche loro “avversari” che abitualmente disprezzano i pagani ed evitano i contatti con loro? Certo, ma si crea subito una “comunione” reciproca, non nella fede ma “nel parlare male”. Come succede anche oggi. Mi sento superiore perché qualcuno, magari estraneo alla mia comunità, “ben informato” mi da una notizia negativa su qualcuno e l’accetto subito, senza verificare nulla…. Qualcuno viene a portarmi il male e mi sento amico, alleato!

Barnaba e Paolo fuggono ma la loro fuga prudenziale non li frena nell’annunciare la Buona Notizia. Questo è la Chiesa, questo è il cristiano: la natura della Chiesa è missionaria. Anche nella tribolazione annuncio la Buona Notizia con Paressia, con franchezza e coraggio. Gesù dice nel Vangelo di oggi che il demonio pur essendo il principe di questo mondo con il potere di scatenare la persecuzione, non può nulla contro di lui!
In questo mese di maggio la Vergine Santa ci aiuti a non pensare e a non dire male di nessuno e ad avere zelo per l’evangelizzazione malgrado le difficoltà e le contraddizioni.
Prima Lettura – At 14,19-28
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, giunsero [a Listra] da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei, i quali persuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe.
Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni». Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.
Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.
E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.
Parola Dio
Salmo – Sal 144
R. I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo regno.
Oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e sempre.
Acclamazione al Vangelo
Alleuia, alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria.
Alleuia, alleluia.
VANGELO
Gv 14,27-31a
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Parola del Signore


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